L'attività del dirigente scolastico è un'attività manageriale molto complessa che, oltre ad avere tutta una serie di responsabilità legali, , di gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali e tanti altri compiti fissati dalla Legge n. 59/97 , deve saper coniugare le esigenze degli insegnanti, dei genitori, degli alunni e dei collaboratori scolastici.
Vincenzo Parente è il nuovo dirigente che dovrà assolvere a tutti questi compiti nell’Istituto comprensivo 2. Cinquatatrenne di Benevento, sposato e papà di due figli rispettivamente di 6 e 2 anni, è al suo secondo incarico. Il primo l'ha svolto presso l'istituto "Mattei" a Civitella Roveto (Aq) Di seguito una breve intervista.
Qual'è stato il suo percorso di formazione professionale prima di arrivare alla dirigenza?
Sin da piccolo sono sempre stato appassionato delle materie scientifiche. Il mio gioco preferito era "Il piccolo chimico". Dopo aver frequentato il liceo classico mi sono iscritto alla facoltà di chimica farmaceutica presso l'università "La Sapienza" a Roma. Appena laureato ho iniziato un percorso di collaborazione universitaria nell'ambito della ricerca ma ne rimasi deluso soprattutto per la rigida gerarchia che vigeva: tutto era nelle mani del singolo docente! Per fare una ricerca come volevo io sarei dovuto emigrare negli Stati Uniti. In contemporanea avevo iniziato un percorso di insegnamento della chimica presso un istituto superiore di Roma.
Com'è stato il suo primo impatto con gli studenti e secondo lei quali caratteristiche dovrebbe avere un buon insegnante?
Il primo giorno mi scambiarono per uno studente. Un buon insegnante per potersi definire tale, deve aver maturato almeno dieci anni di esperienza. Deve avere la volontà di mettersi costantemente in gioco per trovare soluzioni sempre nuove per motivare i suoi studenti. Essere capace di adattarsi ai tempi che cambiano, allo stesso tempo avere un pò del rigore di una volta e saper trasmettere dei valori.
Perché ha scelto di diventare un dirigente scolastico e perchè la sede di San Salvo?
Nel mio percorso professionale ho avuto occasione di assolvere attività di comando e di organizzazione del lavoro altrui. E siccome amo il mondo della scuola ho voluto mettermi in gioco nel concorso di dirigente scolastico. Dopo averne parlato con mia moglie ho chiesto la sede di San Salvo perché ho intenzione di stabilirci stabilmente in questa città se ci troveremo bene. L'abbiamo scelto per il mare, il buon clima e perché è ben servita.
Il lavoro di dirigente scolastico è come se l'aspettava?
No, è molto più complesso. Nessun manager al mondo deve assolvere a tutti i compiti a cui è chiamato a svolgere un dirigente scolastico.
Cosa le piacerebbe portare nella scuola che oggi è chiamato a dirigere?
Come le dicevo all'inizio sono un appassionato delle materie scientifiche e se sarà possibile mi piacerebbe potenziare queste discipline. Nella materna e e nella primaria si gettano le vere basi dei futuri uomini e donne del futuro. Quando arrivano alle medie o alle superiori sono persone che in un certo senso sono già formate.
Secondo lei chi è "il buon dirigente"?
Una persona in grado di confrontarsi con tutti senza imporre la sua visione a ogni costo ma che deve avere anche la capacità di risolvere i problemi ed essere in grado di motivare gli altri.