Al termine della gara di domenica, San Salvo -Civitella Roveto,  non avremmo mai voluto che dalla bocca del prestigioso allenatore ospite Iodice uscissero affermazioni del seguente tenore: «Il San Salvo non ha gioco. Non so come fa ad andare avanti». Quelle parole ci hanno lasciato allibiti. Come può, Iodice, non accettare una sconfitta così chiara? Come può non accettare la vittoria dei padroni di casa, limpida come l’acqua, lineare, indiscutibile? Il mister rovetano probabilmente ha visto una partita diversa. I biancazzurri hanno dato alla squadra ospite una bella lezione di calcio e di stile, che i tifosi  ricorderanno per sempre. Il tecnico della squadra rossoblù  avrebbe fatto sicuramente meglio a non aprir bocca nell’intervista post-partita.

Torniamo alle cose serie. L’eroe della giornata è stato il baby Di Pietro, autore di una doppietta capolavoro.
Soprattutto l’immagine del suo secondo gol, merita di essere incastonata in un quadro d’argento.
Il ragazzino con il pallone tra i piedi è giunto a 25 metri dalla porta rovetana e ha mirato diritto alla porta. Un tiro preciso, palla nel “sette”.  Se Di Pietro è riuscito a esprimersi in quel modo, vuol dire che ha talento vero e che può sperare in un futuro importante.

A completare la tripletta biancazzurra è stato Torres, che è tornato il grande giocatore che tutti conoscevamo.
L’argentino si è buttato a capofitto su tutti i palloni ricevuti dai compagni, fino a quando ha trovato lo spiraglio giusto per chiudere definitivamente  il difficile match. La squadra guidata da Iodice si è impegnata molto, ma di fronte ad un San Salvo spietato, tonico e deciso, ha dovuto piegare il capo.
Dos Sandos, il “matador” del campionato (capocannoniere con 25 reti all’attivo) non è riuscito a tirare una sola volta nello specchio della porta.

Tre punti pesanti  per ragazzi di Precali, che rosicchiano 2 punti al Giulianova.Un successo che rende merito.
Una vittoria meritata, che ha avuto come protagonista assoluto,un piccolo grande uomo come Di Pietro. Il portiere Antenucci solo in un paio di conclusioni ha dovuto impegnarsi.
Il successo rende merito all’ allenatore Precali, che con organico carente, ha saputo ottenere il massimo, dimostrando che i chiacchiericci dell’inizio del campionato erano ingiustificati.