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Il San Salvo risorge, ma ha ancora molto da lavorare

Urge rinsaldare il centrocampo

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Il San Salvo, dopo quattro ko consecutivi, aveva perso il sapore della vittoria. E’ arrivata contro il River Casale. Squillino le trombe! Lo scatto d’orgoglio dei biancazzurri c’è stato. La vittoria ha ridato speranza e fiducia all’ambiente calcistico sansalvese. Sappiamo bene che non è facile per una squadra, riprendersi dopo aver bevuto “aceto” per 4 turni di seguito. La squadra sansalvese con i tre punti è risalita al 9° posto in classifica. Un goal per tempo: il primo porta la firma  di capitan Giuliano (primo gol in campionato), il secondo al 24’ del st  è scaturito da un tiro ad affetto di Quaranta da oltre 30 metri. Lo spostamento di Giuliano dal ruolo di terzino  a quello di centrocampista ha portato una maggiore fluidità al gioco. Comunque, i problemi del centrocampo della squadra biancazzurra, devono ancora essere risolti. Il gioco manca di brillantezza e di continuità. La condizione fisica della squadra biancazzurra è migliorata, ma occorre tempo. Con il ritorno a pieno titolo di Felice,  il pacchetto arretrato si  è irrobustito. “Lupo” deve stare molto attento alle squalifiche. Izzi  è stato uno dei migliori ed infatti  ha creato diversi pericoli alla difesa della squadra ospite. Di Pietro ha deluso. Troppo fragile per fare la mezza punta. Cappelletti è rimasto in panchina. Probabilmente, mister Gallicchio,  lo  ha lasciato a riposare  in panchina,  in modo da poterlo utilizzare all’ inizio del derby San Salvo- Vastese. Domenica prossima, l’undici di Gallicchio dovrà dimostrare che la vittoria con il River non è stato solo un colpo di fortuna. Perciò deve giocare per i tre punti.  Contro la squadra di Lemme rivedremo Marinelli  in campo, dopo il “riposo coatto” di 3 turni. Il presidente Minicucci sta lavorando per l’acquisto di un centrocampista di qualità. I pochi calciatori, che sono rimasti  in “giro” per l’Abruzzo,  chiedono dei “prezzi” esorbitanti. Qualche giorno fa, un giocatore “libero da impegni”, si è permesso di chiedere alla società biancazzurra l’ esosa cifra pari a 3.000 euro al mese. Che coraggio!  

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