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Conosciamo meglio la Podistica San Salvo: il 'podista/pittore' Egidio Scardapane

Intervista al primo presidente dell'associazione

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Conosciamo gli atleti della porta accanto: è la volta del podista/pittore/artista Egidio Scardapane. Fondatore e primo presidente della Podistica San Salvo, sempre attivo all'interno del gruppo tant'è che proprio in questi giorni ha ideato, disegnato e realizzato il logo per il prossimo Campionato Italiano coronando un sogno: coniugare le sue due passioni, ovvero il podismo e l'arte.

Quando è come hai iniziato a correre?
Ho iniziato a correre nel 1980 insieme all’amico Tommy (che da poco ha subito un grave infortunio, a cui faccio i miei auguri di pronta guarigione) dietro consiglio di un amico di lavoro, un certo Tonino. Ho iniziato perché avevamo e abbiamo un bel lungomare dove correre, ma allora si correva anche sulle strade provinciali perché il traffico era ridotto. Ho iniziato a correre perché potevo cantare correndo, anche se ero stonato, perché correndo mi sentivo bene. Sì ho iniziato per questi motivi.

Come coniughi il tempo per correre con il lavoro e la famiglia?
Bisogna organizzarsi, 3/4 sedute di allenamento settimanali si possono fare! Con costanza e conoscenza dei propri mezzi si può inserire un lavoro fisico (perché di ciò si tratta) in una giornata ricca di appuntamenti, impegni ecc. Non e semplice però se ti fai... di sport all’aria aperta vedrai che il tempo e il modo lo troverai.

Ricordo più bello durante l’allenamento?
Ho sempre avuto un concetto tutto mio della corsa, per cui se mi capitava o prendevo appuntamento per un allenamento con amici/o, state tranquilli lui non rimarrà mai da solo! Per cui il ricordo più bello rimane sempre a fine allenamento la frase: grazie della compagnia!

La fase più dura della tua carriera podistica?
Sicuramente è stato il periodo dal 2006 al 2013 con un intervento chirurgico al tendine sinistro. Recupero lunghissimo, superata questa fase, infiammazione al tendine destro che ho superato con il riposo (8 mesi) e onde d’urto. Ripresa allenamenti molto, ma molto graduale, poi per chiudere il 2013 con una borsite all’anca destra (riposo e terapia 4 mesi).
Oggi per fortuna mi sento bene e ho delle belle sensazioni in corsa (max 10 km), grazie anche alle cure della mia ortopedica.

Qual è la gara che ricordi con con piacere?
Di gare ne ho fatte tante però devo dire che quella di Agnone è unica, perché la popolazione è partecipe all’evento sportivo, applaude e incita tutti gli atleti a suon di campane.

Qual è la salita che ti ha fatto rimpiangere di aver scelto questo sport?
Le salite sono sempre state il mio forte, per cui difficilmente le posso rimpiangere, però, ahimé, sono sicuramente quelle maledette e allo stesso tempo amate salite che mi hanno infiammato i tendini.

Ti trovi meglio nelle gare brevi e nelle mezze/maratone?
Qua caro Pasqualino devo essere conciso, preferisco le medie distanze.

Racconta l’aneddoto più strano che ti è capitato mentri correvi? 
Da poco ho compiuto 60 anni, che è un'età  giovane per una quercia, media per un elefante e avanzata per un runners. Tempo fa, mi allenavo con un amico di 24 anni che mi diceva mentre correvamo: "Hai portato qualcosa da leggere?".

Meglio correre da solo o in compagnia?
La corsa è una disciplina interiore che non ti fa dimenticare che il tuo  più grande avversario sei tu.

Cosa pensi della Podistica San Salvo?
Nel 1980 con alcuni amici e amanti di questo sport costituimmo la Podistica San Salvo, società che durò pochi anni per vari motivi. Sciolta la società, chi correva da solo chi con la Podistica Vasto, era chiaro che San Salvo meritava una società Podistica di riguardo. Allora, spinto dagli amici vecchi e nuovi  e dalla grande passione per l’atletica, nel 2002, affiliammo alla Fidal la Podistica San Salvo; è stata cosa buona e giusta.
Mai come oggi la società ha bisogno di luoghi dove incontrarsi e confrontarsi fisicamente e non virtualmente (come accade sempre più spesso): ecco la Podistica oggi riesce ad aggregare ragazzi, giovani, adulti, anziani, uomini e donne.Questo gruppo nato per passione di alcuni, oggi ha un compito più grande e cioè quello di costruire intorno allo sport percorsi di educazione e al rispetto dell’avversario alla promozione della non violenza e alla diffusione di buone pratiche per il contrasto alla marginalità.
Credo fortemente che la Società Podistica San Salvo e tutti i tesserati debbano essere agenti di cambiamento attraverso le loro azioni quotidiane. Lo sport ha bisogno di società come la Podistica San Salvo per portare aventi temi di inclusione.

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