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Quando il pregiudizio deve essere superato: conosciamo le freccette, il nuovo sport della zona

Emilio e Antonio ci descrivono lo sport delle freccette per superare i pregiudizi

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Un nuovo sport prende piede nella nostra zona. Uno sport nato come un semplice allenamento dei marinai, ma che sta cominciando ad appassionare tutti.

Parliamo delle freccette, considerata per lo più un intrattenimento, un occasione per poter stare in compagnia e brindare alle vittorie, ma che in realtà è molto altro.

Le freccette è uno sport regolarmente iscritto alla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, l’a.s.d. Fidart è l’associazione dilettantistica sportiva, con circa 1200 squadre. Uno sport che nasce nei pub, dai marinai che dovevano allenarsi a mirare un bersaglio preciso.

L’abilità per eccellenza, richiesta, infatti, è l’assoluta concentrazione: sei solo tu e devi mirare il punto giusto per poter far vincere la tua squadra. 

Ed è proprio con due protagonisti, Emilio Giurastante e Antonio Colombaro, che conosciamo questo nuovo sport.

Entrambi sono stati “iniziati” da altre persone, entrambi hanno conosciuto questo sport e se ne sono innamorati. Badate bene, non è uno sport che si fa nelle bettole, uno sport da ubriaconi: è per tutte le età, per tutti i sessi; il luogo è si un bar, ma non pensate ai luoghi malfamati, ma bar della zona che abitualmente frequentate. I bar organizzano dei tornei, autunnali e estivi, per poi arrivare al campionato nazionale finale di freccette: Bolzano.

Emilio  e Antonio sono due campioni della zona: Emilio è 3° classificato torneo a squadre, e Antonio è il  1° classificato doppio dyp.

Antonio, ci racconta, che aveva conosciuto questo sport già in Trentino, non prendendolo mai sul serio, fino a che dei suoi amici non lo hanno convinto a provare. Emilio è entrato nel mondo delle freccette 9 anni fa, tramite uno dei suoi amici: una volta impugnata la freccetta non l’ha lasciata più. Non solo ha coltivato una sua grande passione, ma ha incontrato anche l’amore.

Uno sport, quindi, che non pone limiti “Fino a quando hai voglia di giocare, questo gioco ti permette di farlo”. Per cui tutti possono partecipare e arrivare allo step finale, Bolzano. Quest’anno più di 3600 persone, tra pubblico e partecipanti, con squadre provenienti da tutta Italia, e naturalmente anche Emilio e Antonio.

Uno sport che insegna a stare in compagnia, a saper perdere e vincere e ed essere calmo: è proprio l’equilibrio tra calma e concentrazione che fa la differenza. Uno sport accessibile a tutti, perché non eccessivamente dispendioso, uno sport che crea un gruppo, crea coesione, crea una piccola comunità.

 

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