'' Una partita a scacchi giocata a gran velocità '' è stata definita la scherma. Una partita che Umberto Tamburrino, intuendo le mosse giuste, ha giocato con grande impegno e passione ottenendo un buon piazzamento nella seconda prova nazionale Circuito Master svoltasi il 24 e il 25 novembre presso il palazzo dell'atletica '' Ovidio Bernes'' di Udine.
'' E' stata una sensazione molto bella. Incrociare la lama della mia spada con quella di atleti che praticano questo sport da sempre e riuscire ad attestarmi a metà classifica è stato molto importante per me'' dichiara Umberto mentre sistema il passante della sua arma durante un allenamento al suo rientro. '' Inoltre, ho molto apprezzato l'iniziativa di legare la prova master con il Torneo Regionale delle categorie del Gran Premio Giovanissimi'' continua l'atleta sansalvese '' Anche mio figlio Enrico pratica scherma e sarebbe bello, in una manifestazione di questo tipo, avere l'occasione di poter duellare in una pedana accanto a quella in cui tira lui.''
'' Voglio rilevare l'importanza del risultato per la collocazione dell'atleta e del giovane Scherma Club San Salvo di cui fa parte, in una classifica prerogativa di un Gotha di società antiche e blasonate.Dobbiamo fare ancora molto ma penso che siamo sulla strada giusta '' commenta con soddisfazione il presidente Michele Raspa avvicinandosi.
Un inserimento e un'appartenenza, impensabili fino a poco tempo fa, che il circolo schermistico sansalvese continua a regalare alla nostra cittadina, dando la possibilità a tanti di accostarsi a questo sport stupendo che oltre ad allenare tutti i muscoli del corpo e dare l'opportunità di eliminare qualche chilo di troppo, aiuta a sviluppare i riflessi, la concentrazione, la creatività , il senso del ritmo, della distanza e soprattutto il rispetto dell'avversario, con quel saluto di fine gara che il maestro federale Di Paola non smette mai di ricordare durante le sue lezioni.
Una disciplina forse per troppo tempo letta al maschile ma che i risultati delle competizioni degli ultimi anni hanno tinto abbondantemente di rosa. Basti ricordare i recenti mondiali di San Pietroburgo dal podio tutto tricolore e al femminile con Valentina Vezzali (oro), Margherita Granbassi (argento) e Giovanna Trillini (bronzo).