A settembre la BTS era annunciata come lo squadrone "schiacciasassi" ,ma non sempre le cose vanno come pronosticate.... Esistono diversi modi di reagire alle situazioni avverse, a seconda del carattere di ognuno: rabbia, esaltazione, voglia di strafare, maggiore concentrazione, sforzarsi, prodigarsi, applicarsi, ebbene nell'ultima partita con la prima della classe, l'Aquila, la reazione della BTS si riassume in una sola parola: RINUNCIA. Nei primi due set se Harry Potter in persona fosse venuto per lanciare alla squadra l'incantesimo "Petrificus Totalus "(incantesimo che irrigidisce il corpo , impedendone i movimenti)non avrebbe potuto ottenere un effetto migliore. Nel terzo set, il mister si decide ad adoperare qualche cambio, senza bisogno di scomodare il Christian Savani o il Luigi Mastrangelo(schiacciatore e centrale della nazionale italiana) della situazione, ma mettendo in campo due ragazzini che in due fanno 28 anni, ma nonostante tutto hanno qualcosa da insegnare. Mi perdonerà il capitano Neri I. se mi permetto di rubare una sua frase: "Vedere un ragazzino che esulta per un punto che vale quasi nulla alla fine del 4' set mi fa ricordare perché amo questo sport!!!! Grazie ragazzi...spero basti!!!!" Ora potrete obiettarmi di tutto, che dall'altro lato l'Aquila aveva abbassato la concentrazione, che vi era una riserva in campo, che l'hanno presa sottogamba, qualsiasi cosa, ma stà di fatto che due ragazzini hanno trasmesso una cosa importante: La Voglia di Giocare! Mancava quella voglia di sognare, di impegnarsi al massimo per realizzare un' obiettivo, che ti fa apparire magico il solo fatto di essere convocato in prima squadra, mentre per qualcuno ormai appare scontato, che ti fa sembrare quasi impossibile che il mister ti chiami per dirti" forza Peppe tocca a te", quella passione, quella forza che alla fine, ti fa vincere un set per 29 a 27 contro la prima in classifica. Magia?Fortuna? no rispondo io, passione e voglia di fare, amore per questo Sport e rispetto per i valori che trasmette: Fiducia, Rispetto e Coraggio. Nel quarto set l'Aquila riesce ad imporsi, anche abbastanza agevolmente, ma la cosa che ti fà venire la pelle d'oca è la standing ovation che viene riservata alla sostituzione di un ragazzino di quattordici anni, che nonostante tutto, non torna in panchina contento perchè ha esordito in serie D, torna in panchina arrabbiato per non essere riuscito a dare il massimo e forse nemmeno si accorge che il pubblico, dove c'erano un sacco di ragazzi tra i 10 e i 15 anni, ha capito la sua voglia, i suoi sogni e la sua passione, e il loro massimo tributo l'hanno riservato a lui, che magari quando entra in palestra non fa proprio l'effetto che fa un Christian Savani, ma forse quando Savani era un ragazzino di 14 anni aveva iniziato proprio così. Con passione, sogni, speranza e sacrificio, perchè dopo tutto IF YOU WANT, YOU CAN