SCHIAVI DI ABRUZZO - Un piccolo incendio è divampato nel corso della notte tra martedì e mercoledì nell'agro del comune montano, ma per fortuna non ci sono stati danni rilevanti. La zona interessate dalle fiamme è nelle vicinanze della centrale eolica, a poca distanza da una località che gli abitanti del posto chiamano ''Pietro Secco''. Intorno alla mezzanotte di martedì dei passanti hanno notato le fiamme nella scarpata sottostante la provinciale che collega Schiavi di Abruzzo e Torrebruna e hanno immediatamente lanciato l'allarme contattando le forze di polizia. Le fiamme in quel momento stavano insidiando un costone di montagna privo di alberi e folta vegetazione, coperto solo di arbusti ed erba, ma il vento avrebbe potuto facilmente far propagare l'incendio nelle vicinanze, dove sorge una grande pineta e sarebbe stato un vero disastro ambientale. Nel giro di pochi minuti gli uomini delle forze dell'ordine e i volontari hanno raggiunto il modesto incendio, l'area era facilmente accessibile direttamente dalla strada provinciale, hanno domato le fiamme e bonificato l'intera area. Da una prima analisi degli esperti, in merito alle possibili cause dell'incendio sembrerebbe da escludersi il caso fortuito, mentre è abbastanza probabile si sia trattato di un evento incendiario doloso. A quell'ora della notte infatti, con l'umidità tipica delle ore notturne, è improbabile che un mozzicone di sigaretta, gettato irresponsabilmente da un'auto in transito, possa aver alimentato le fiamme. Si pensa dunque al gesto sconsiderato e criminale di qualche balordo, e si chiede un maggiore controllo del territorio, anche di notte, da parte delle autorità preposte, in funzione preventiva e deterrente. Durante la stessa serata un nucleo della Protezione Civile ''Valtrigno'' di San Salvo è intervenuto su un incendio, sempre di modeste dimensioni, nel territorio del comune di Palmoli. Francesco Bottone