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Vallone Caccavone un sogno da realizzare

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CELENZA SUL TRIGNO - Si è svolto nella serata di martedì, presso la sala consiliare, l'incontro sul tema ''Vallone Caccavone, un sogno da realizzare''. Promotori dell'interessante conferenza l'amministrazione comunale e il locale nucleo della Protezione Civile ''Valtrigno''. Oltre ai membri del consiglio, della giunta comunale e dei volontari della Protezione Civile coordinati da Carlo Di Nocco, erano presenti l'assessore all'ecologia della provincia di Chieti, Nicola Petta, il presidente dell'ATO, Enrico Di Giuseppantonio e il responsabile generale della Valtrigno, Saverio Di Fiore. Uno dei volontari della Protezione Civile, Andrea Venosini, ha illustrato un progetto di sviluppo turistico sostenibile basato sulla valorizzazione ambientale del Vallone Caccavone, in agro di Celenza sul Trigno. Si tratta di un'area boschiva particolarmente vocata al turismo naturalistico, ma che necessiterebbe di essere bonificata. Secondo i progetti della ''Valtrigno'', quella che dovrebbe essere una sorta di oasi naturalistica potrebbe attirare un consistente flusso turistico, inoltre la gestione dell'intera area creerebbe occupazione. Uno degli impedimenti alla realizzazione di questo ambizioso progetto però è rappresentato dalla presenza, proprio lungo il Vallone Caccavone, di due impianti di depurazione, costruiti negli anni '80, e mai entrati in funzione a pieno regime. L'idea della Valtrigno è di eliminarne uno, utilizzando quindi un unico depuratore, rendendolo effettivamente funzionante ed efficiente. Ciò avrebbe un'indubbia ricaduta positiva sulla qualità dell'ambiente circostante. ''Un progetto da sposare senza esitazioni, - ha commentato l'assessore provinciale Nicola Petta - perché si tratta di una zona a forte vocazione naturalistica. La prima cosa da fare è rendere efficiente il sistema di depurazione, ma per questo bisogna coinvolgere la SASI''. ''Mi farò promotore di un incontro con i dirigenti della Sasi - ha annunciato con il solito pragmatismo l'assessore Petta - per fare il punto sulla situazione e verificare lo stato attuale dei depuratori''. Il presidente dell'ATO, Enrico Di Giuseppantonio, letteralmente entusiasta del progetto di valorizzazione del Vallone Caccavone, ha sposato la causa e ha promesso un impegno concreto e a breve termine. ''Farò tutto ciò che è nelle mie possibilità e competenze, anche se abbiamo a che fare con una società, la Sasi, che ci ha già dato qualche problema. Ci sono zone nel Lancianese e nel Vastese con problematiche idriche e fognarie da Terzo Mondo. - ha dichiarato senza peli sulla lingua Di Giuseppantonio - Intanto chiederò alla Sasi che mi fornisca una dettagliata relazione tecnica sullo stato attuale dei depuratori, successivamente si dovranno attivare per rendere efficienti gli impianti. Per quanto riguarda il progetto Vallone Caccavone, accertate le competenze, il problema sarà quello di trovare i fondi necessari, ma mi impegnerò per far decollare questa idea''. Francesco Bottone
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