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Halloween o le luci delle casette ?

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Il tormentone di Halloween, ''dolcetto o scherzetto'', è riecheggiato anche nei piccoli centri dell'Alto Vastese, dove i più piccoli si sono divertiti in una sorta di carnevale fuori stagione. Una tradizione tipicamente anglosassone che sta dilagando in tutto il mondo, fino ai monti del Vastese interno, solitamente permeabili alle mode dell'ultima ora. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito la notte del 31 ottobre i bambini si mascherano come a carnevale e bussano alle porte delle case dicendo: ''Trick or treat''. Le contaminazioni della cultura anglosassone, in tempi di globalizzazione imperante, sono arrivati ovunque, con la responsabilità delle insegnanti delle scuole materne che presentano ai bambini la festa di Halloween, invece di tramandare le tradizioni locali. Oggi la ricorrenza è divenuta semplicemente un grosso business per i gestori di ristoranti e pub, nulla di più, ma in realtà ci sono radici culturali molto interessanti dietro la ''festa delle zucche'', il simbolo di Halloween sono appunto le zucche illuminate dalla luce fioca di una candela adagiata al loro interno, radici che affondano in un passato pagano, quando il fiero popolo dei Celti, gli antichi abitanti d'Irlanda, alla fine di ottobre celebrava l'arrivo dell'inverno con fuochi sacri attorno ai quali si danzava indossando maschere per spaventare le streghe. In ricordo di quegli scongiuri, la luce delle candele nelle zucche di oggi allontana gli spiriti della notte. Un qualcosa di simile, senza andare ad attingere nella cultura anglosassone, avveniva già in alcuni centri dell'Ato Vastese, da sempre. A Schiavi di Abruzzo ad esempio, nel periodo della solennità di Tutti i Santi, fino a pochi anni fa, era diffusa la tradizione di costruire le ''casette'' per i defunti. Null'altro che piccole costruzioni fatte di mattoni e pietre, all'interno delle quali veniva inserita una candela o un limino, collocate sulle pendici del colle denominato delle Tre Croci. Le luci delle ''casette'' riuscivano a creare da lontano un effetto luminoso molto suggestivo. Nulla a che vedere però con gli scongiuri pagani, ma più semplicemente delle luci votive in suffragio delle anime dei defunti, un rituale cristiano dunque, che probabilmente andrebbe ripreso ed insegnato nelle scuole, al posto della consumistica festa di Halloween. Francesco Bottone
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