Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Chiusa la caccia al cinghiale

Condividi su:
ALTO VASTESE - L'assessore regionale Marco Verticelli non ha recepito la proposta di proroga della caccia al cinghiale avanzata, nelle scorse settimane, dall'assessore provinciale Antonio Tamburrino, così domenica 17 dicembre è stata l'ultima giornata di caccia al grande ungulato della stagione venatoria 2006-2007. Il responsabile della programmazione venatoria della provincia di Chieti aveva chiesto la proroga, precisamente fino al 7 gennaio prossimo, al collega competente per materia della Regione, l'assessore Marco Verticelli, in considerazione del numero inferiore di abbattimenti registrato in questa stagione rispetto alla media degli anni scorsi, causato anche da condizioni climatiche sfavorevoli alla caccia. Le maggiori associazioni venatorie, si erano dette contrarie alla proroga, poiché nel mese di dicembre, notoriamente, le femmine di cinghiale sono gravide e dunque gli abbattimenti di esemplari in quelle condizioni arrecano un enorme danno biologico alla specie. Le preoccupazioni dei cacciatori sono state motivate proprio dalla constatazione di una riduzione degli abbattimenti, probabile segno di una già ridotta presenza del selvatico sul territorio rispetto alle altre stagioni. Contrariamente a quanto potrebbe sembrare ai profani infatti, ai cacciatori, più di tutti, preme conservare una certa popolazione di cinghiali in modo che gli animali possano riprodursi e permettere lo svolgimento delle prossime stagioni venatorie. La caccia è in sostanza programmazione e gestione razionale, ed etica se vogliamo, delle risorse venatorie disponibili sul territorio. Questa esigenza prettamente venatoria va certo commisurata con gli interessi degli agricoltori che ogni anno subiscono pesanti danni alle colture a causa della nota voracità del grande ungulato. Le soluzioni ai danni della fauna selvatica alle attività antropiche vanno cercate e trovate in sede politica, con l'ausilio di personale competente, mentre è illogico, e soprattutto inefficace, continuare ad utilizzare i cacciatori come unico fattore di limitazione della popolazione di cinghiali. Francesco Bottone
Condividi su:

Seguici su Facebook