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Castelguidone; il Sindaco annuncia le dimissioni

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CASTELGUIDONE - Dopo la prima seduta andata clamorosa deserta, si è riunito nei giorni scorsi, in seconda convocazione, il consiglio comunale di Castelguidone, anche se era presente in aula, ancora una volta, la sola maggioranza. Una seduta lampo, pochi minuti in tutto, per approvare una variazione di bilancio e annunciare la nomina ad assessore di Giuseppe Di Paolo, che va a surrogare l'ex assessore Donato Sabatino, il quale aveva rimesso il mandato per insanabili dissapori con il Sindaco, e la nomina a capogruppo di maggioranza dell'assessore Linda Mancini. Nonostante la seduta lampo, non sono mancati i colpi di scena. Dopo la chiusura dei lavori, hanno fatto il loro ingresso in aula due consiglieri di minoranza, il capogruppo Elvio Di Paolo e il consigliere Domenico D'Amario, chiedendo la parola. Il primo cittadino, Mario Cicchillitti, poiché la seduta era già stata dichiarata chiusa, ha negato loro la facoltà di intervenire, invitandoli a farlo nel corso di un incontro con la cittadinanza previsto per il giorno 4 gennaio. ''E' arrivato il momento che vi assumiate le vostre responsabilità, - ha tuonato il Sindaco contro la minoranza - che spieghiate agli elettori i complotti, il gioco sporco e losco che state facendo''. ''Sono pronto a dare le dimissioni, e probabilmente le ufficializzerò nel corso dell'incontro del 4 gennaio'', ha annunciato clamorosamente il sindaco Cicchillitti lasciando interdetta tutta la platea. Nonostante il diniego del Sindaco, il capogruppo di minoranza Elvio Di Paolo, ha preso la parola, mentre la maggioranza e la quasi totalità del pubblico presente abbandonavano polemicamente l'aula. ''Non abbiamo fatto nessun complotto, nessun gioco sporco, - ha precisato il leader dell'opposizione - ma non possiamo essere la ruota di scorta della maggioranza. Pretendere di amministrare sfruttando i voti di astensione della minoranza è un comportamento che offende la nostra dignità politica. La maggioranza deve reggersi, se è in grado di farlo, con le proprie forze, altrimenti se ne prenda atto e si torni a nuove elezioni. In questa ottica deve essere interpretata la nostra assenza nella scorsa seduta del consiglio''. Le clamorose assenze, in blocco, di sette consiglieri di opposizione avevano mostrato chiaramente che la maggioranza è di appena sei elementi, dal punto di vista strettamente matematico dunque una minoranza. ''Non si governa senza maggioranza, questo è il messaggio che doveva passare, per questo abbiamo disertato l'aula. - ha spiegato Elvio Di Paolo e per concludere - Non può esserci attribuita alcuna colpa di gioco sporco, abbiamo sempre agito alla luce del sole. Queste accuse sono usate strumentalmente per cercare di tenerci imbrigliati, vincolati al ruolo di ruota di scorta della maggioranza''. Francesco Bottone
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