ALTO VASTESE - La giunta regionale ha recentemente approvato la legge n. 34/06 in materia di raccolta e commercializzazione dei funghi, una tematica che riguarda i numerosi cercatori che battono i boschi dell'Alto Vastese alla ricerca dei succulenti prodotti spontanei. Sull'argomento è intervenuta, nei giorni scorsi, la segretaria nazionale di PRC-Sinistra Europea e capogruppo in consiglio regionale di Rifondazione Comunista, Daniela Santroni, la quale ha presentato una proposta di modifica alla nuova normativa. Nello specifico le modifiche richieste riguardano i limiti temporali e soprattutto i quantitativi di raccolta dei funghi. Il senso della proposta del partito della Rifondazione Comunista è quello di privilegiare i residenti nelle aree montane, cioè delle zone più ricche di funghi, insieme agli utenti delle terre civiche e agli operatori agricoli. Inoltre viene proposto lo snellimento delle procedure di autorizzazione alla raccolta, in base al quale, se venisse accettato, ''la competenza viene confermata in capo alla Provincia di residenza, ma i residenti nelle aree montane possono raccogliere nel territorio del Comune di residenza con la semplice previa comunicazione annuale''. La consigliere regionale Daniela Santroni ha chiesto anche una ''ridefinizione'' delle agevolazioni per coloro che raccolgono funghi in vista di una integrazione del proprio reddito, e l'esonero dal pagamento del previsto contributo di autorizzazione per i residenti nelle aree montane che effettuino la raccolta nell'ambito del proprio comune di residenza. Infine Rifondazione ha proposto che venga lasciata ai comuni la ''facoltà di elevare il contributo richiesto ai non residenti nel territorio regionale per i permessi temporanei e destinazione degli introiti anche ad interventi di conservazione e valorizzazione ambientale''. Francesco Bottone