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Gli anziani chiedono più servizi sul territorio

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CELENZA SUL TRIGNO - La popolazione dei centri montani è composta in prevalenza da persone anziane. Lo spopolamento progressivo che colpisce le zone dell'entroterra mette a rischio l'esistenza stessa di alcuni paesi. I giovani vanno via, verso le città, verso opportunità di lavoro e carriera, spesso accettando tra l'altro condizioni di vita peggiori, e di conseguenza il numero di anziani aumenta, anche perché si fanno sempre meno figli e non c'è ricambio generazionale. Gli anziani dunque rappresentano ''una categoria sociale destinata a diventare un punto di riferimento per le future scelte politiche'', commenta Daniele Leone, operatore sanitario originario di Celenza sul Trigno. ''Molti anziani residenti nei piccoli centri non sono autosufficienti e le loro condizioni sono tali da non permettere l'assistenza domiciliare, ma neppure il ricovero in ospedale. - dice l'infermiere - Le istituzioni dovrebbero realizzare nuovi modelli di cura e assistenza sul territorio. Il ticket sulla diagnostica e sui farmaci, la legge sul contenimento della spesa farmaceutica, la riforma sanitaria in discussione, la finanziaria, non vanno incontro alle loro necessità. Gli anziani che vivono nei paesi dell'alto Vastese chiedono più servizi sul territorio''. Una prima soluzione potrebbe essere quella delle ''cure intermedie'', sostiene Leone, già sperimentate in altre regioni. ''Il servizio delle cure intermedie si avvale della collaborazione delle Case di Cura e delle RSA accreditate sul territorio, - spiega l'operatore sanitario - un modello che propone cure appropriate permettendo di ridurre i ricoveri impropri. Il contenimento della spesa è un obbligo morale, ma è altrettanto giusto cogliere i cambiamenti di una società in cui il numero degli anziani è in crescita. Si potrebbero promuovere nuovi percorsi assistenziali sul territorio, come ad esempio il day service, cioè ambulatori specialistici che funzionano dodici ore al giorno, presso i quali il cittadino si può rivolgere per effettuare, entro pochi giorni, esami e visite senza doversi ricoverare. La politica di questo dovrebbe occuparsi, costruire percorsi assistenziali sul territorio il più vicino possibile alla persona malata''. Francesco Bottone
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