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Duro intervento del Vescovo Scotti

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ALTO VASTESE - Con una lettera pastorale, vergata qualche giorno fa in occasione dell'inizio della Quaresima, il Vescovo di Trivento, monsignor Domenico Angelo Scotti, affronta questioni di stringente attualità politica, mostrando una fermezza e una decisione inedite e tali da palesare tutta la preoccupazione dell'episcopato italiano di fronte ad alcune recenti scelte del Governo. Un vero e proprio grido di allarme, perché di questo si tratta, ma anche un invito alla reazione, alla testimonianza, in una sorta di crociata non violenta contro le dottrine perniciose che minacciano i valori familiari. ''La famiglia, purtroppo, è sottoposta oggi a ogni sorta di insidie: si vogliono disgregare i valori morali su cui essa si fonda, con tutti i mezzi che il permissivismo della società mette a disposizione, specie con un fazioso uso dei mezzi della comunicazione sociale, asserviti a modalità distorte e arbitrarie. - scrive il presule triventino - Dappertutto sta penetrando sempre più un relativismo che porta con sé un più deleterio atteggiamento permissivista, che si diverte a insinuare la convinzione che tutto ciò che in concreto avviene, solo per il fatto che avviene, deve essere riconosciuto, approvato e, quindi, legalizzato''. Parole inequivocabili quelle del Vescovo di Trivento, che sembrano richiamare all'ordine quanti, pur definendosi cattolici, accettano o addirittura auspicano forme di unione diversa dalla famiglia. ''Avvertiamo il bisogno di un discorso chiaro e illuminante, perché sappiamo che non si può scherzare con tutti quei valori irrinunciabili dei quali la famiglia è insieme la sorgente, il seme e il frutto. - scrive ancora monsignor Scotti - Chi è lontano dalla fede, con ragionamenti subdoli e accattivanti, cerca di esperire e imporre pericolose iniziative di legge in materia di coppie di fatto''. E dopo il grido di allarme arriva l'incitamento ad opporsi ai pericoli che minacciano la famiglia. ''E' necessaria una combattiva opposizione nei confronti delle forze avverse del mondo, dell'egoismo, dell'individualismo, in quanto esse, continuamente aggrediscono e progressivamente corrodono ciò che di più sacro e inviolabile la famiglia rappresenta nella vita del cristiano. Una volta che si conosce la ricchezza della dottrina non si può più rimanere muti davanti alle persone che vogliono demolire, con i loro perfidi slogan, la bellezza della famiglia''. Non è un anatema, ma il senso del discorso non lascia adito a dubbi di sorta. ''Desideriamo un'attenzione prioritaria alla famiglia come soggetto sociale ed ecclesiale fondato sul matrimonio. - conclude il Vescovo Scotti - Papa Benedetto XVI, nella Enciclica Deus Caritas est, insegna che all'immagine del Dio monoteistico corrisponde il matrimonio monogamico. Il matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa l'icona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dell'amore umano. La fede e la morale non soffocano l'amore, bensì lo rendono forte e libero. ''Cristo non toglie nulla e dona tutto'' è questa la più bella testimonianza che viene offerta dalle coppie che vivono profondamente e responsabilmente il loro matrimonio''. Francesco Bottone
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