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Ivo Menna sull'eolico off-shore.

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VASTO - ''Un coro unanime si è detto contrario all'ipotesi di un parco eolico in mare per la produzione di energia pulita (164 megawatt), con la unica e monotona motivazione che una tale impattante opera darebbe un colpo all'economia turistica della zona''. Inizia così il duro intervento di Ivo Menna, storico esponente ambientalista della città adriatica, decisamente in controtendenza rispetto alle posizioni espresse da politici e amministratori di zona sulla questione dell'eolico off-shore. ''I politici sono convinti che il turismo sia la voce economica più importante di reddito e per il futuro della popolazione. - continua la tagliente nota - Una lettura della realtà falsa e distorta che la dice lunga sulla capacità di questi nuovi amministratori di destra, di centro e di sinistra dove conoscenza, studio, strategia per il futuro, la titano''. ''Le proteste contro l'eventuale parco eolico marino non partono dalle popolazioni'', sostiene l'esponente politico, ma proprio dagli amministratori, quegli stessi che in passato hanno ''permesso l'apertura di discariche pericolose e tossiche in cambio di denaro, la realizzazione di porticcioli turistici con grave impatto ambientale e consumo di risorse ambientali (Fossacesia e ora San Salvo e Montenero di Bisaccia), di centrali turbogas, di residence e cementificazioni sugli arenili, piani regolatori distruttivi, di industrie inquinanti come la Laterite che immette in atmosfera tonnellate di polveri inquinanti e tossiche, e a Termoli la presenza di una multinazionale chimica americana''. Le tematiche della ''crisi ecologica planetaria'' e degli sconvolgimenti climatici, dice ancora Menna, ''sono ignorate dalle risoluzioni proposte da queste amministrazioni comunali, tra cui Vasto. Una sfrontatezza e un'ignoranza senza limiti! Non si possono affrontare simili argomenti senza conoscenza''. ''Il consiglio comunale di Vasto si uniformerà alle decisioni degli altri comuni senza discutere, - chiede polemicamente Ivo Menna - oppure vorrà aprire una discussione seria sul problema energetico e le fonti rinnovabili pulite? L'assessore Suriani, di cui conosciamo la sensibilità ambientale, vorrà aprirsi ad un cambiamento, per ora solo a parole, sul cambio di politica energetica fondata sul petrolio e introdurre il tema delle fonti pulite configgendo con le forti lobby del petrolio e del carbone (ENEL- ENI) e privati? E la Margherita, che tra i suoi massimi dirigenti annovera ambientalisti come Rutelli e Realacci sottosegretario (favorevoli all'Eolico), come si comporterà? Saranno capaci i nuovi amministratori, anche timidamente, di dichiarare che bisogna avviare un cambiamento del modello di produzione e di consumo? Di un cambiamento nei comportamenti e negli stili di vita, di investire sulla cultura del risparmio energetico e rallentare la crescita economica che ha causato crisi dell'ambiente e del sociale e avviare una nuova democrazia energetica ecologica? Si vorrà discutere sulle centrali fotovoltaiche e segnatamente quella di Cupello da anni negletta e trascurata? E si vorrà discutere dell'impianto di compostaggio di Civeta, esempio di lungimiranza politica ambientale energetica che purtroppo lottizzata dai partiti finanzia con 140 mila euro all'anno un presidente e un consiglio d'amministrazione che pesano sulle tasche dei cittadini? Si vorrà discutere seriamente di tutto questo?''.
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