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Autovelox imboscati? No comment della Municipale di Cupello.

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CUPELLO - ''No comment'', questa in estrema sintesi la posizione ufficiale della Polizia Municipale di Cupello in merito alla recente polemica che l'ha coinvolta per via di un presunto utilizzo improprio delle apparecchiature per la rilevazione elettronica della velocità. Un Revisore Tecnico Capo della Polizia di Stato, transitando nei giorni scorsi sulla SS 650 Trignina, aveva notato un autovelox in dotazione alla Municipale di Cupello, a suo avviso utilizzato in maniera non conforme ai regolamenti. Pare infatti che lo strumento fosse nascosto, in maniera tale da risultare poco visibile dagli automobilisti, nell'evidente intento di rilevare più infrazioni possibile. L'uomo della Polizia di Stato aveva immediatamente presentato un esposto al dirigente della Polizia Stradale di Isernia, evidenziando la ''non massima trasparenza nell'uso della apparecchiature autovelox da parte della Polizia Municipale di Cupello''. Un caso che ha suscitato un certo scalpore, e che ha rinfocolato il coro delle polemiche sull'utilizzo massiccio, per qualcuno esagerato, degli autovelox sulla fondovalle Trigno. Emilio Fino, questo il nome del Revisore Tecnico Capo della Polizia di Stato che ha presentato l'esposto contro la Municipale di Cupello, sosteneva che ''l'utilizzo di autovelox nascosti, in versione trappola, mette a rischio l'incolumità degli utenti della strada che, sorpresi dall'improvvisa presenza dei autovelox, azzardano, a volte, manovre pericolose per evitare le multe, nelle specifico frenate brusche''. Inoltre, lo stratagemma di ''imboscare'' l'autovelox rappresenterebbe, sempre secondo quanto sostenuto da Emilio Fino, una palese violazione di legge, perché ''l'articolo 43, comma 6, del Codice della Strada, richiede la piena visibilità degli operatori, pertanto il comportamento poco trasparente nuoce all'immagine ed è irrispettoso della funzione prevista dallo spirito della legge, volta a diminuire il numero dei sinistri stradali e non a contribuire alla creazione del pericolo''. Il revisore della Polizia di Stato, prove fotografiche alla mano, si era detto pronto a testimoniare sull'accaduto ''nel caso si ravvedano violazioni di carattere penale''. La Polizia Municipale di Cupello, interpellata in merito, per bocca del Comandate ha fatto sapere alla stampa: ''Non c'è nessuna replica. Replicheremo in altre sedi''.
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