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Un esempio concreto di ''politica demografica''

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ALTO VASTESE - L'esempio del comune di Rapino, che nei giorni scorsi ha lanciato una interessante iniziativa in favore delle famiglie giovani, potrebbe essere imitata a breve da alcuni centri dell'Alto Vastese alle prese con il problema dello spopolamento cronico. L'amministrazione di Rapino ha pensato all'attivazione di un conto corrente bancario in favore dei nuovi nati, unitamente a buoni sconto da spendere in farmacia e una serie di altri incentivi alla natalità. Una sorta di politica demografica dunque, quella ideata e attuata dal sindaco Rocco Micucci e dall'assessore alle politiche sociali Sandra Amoroso, che si traduce nella consegna ai genitori dei bambini del paese del cosiddetto ''kit di benvenuto''. Nel singolare kit, oltre ad una lettera degli amministratori che spiega il senso dell'iniziativa, c'è un libretto bancario intestato al bambino, con un deposito di 250 euro vincolato per due anni ''per educare il nascituro al risparmio'', un buono acquisto da 100 euro spendibile nella farmacia del paese e un altro buono da 50 euro da utilizzare per l'acquisto di prodotti per l'abbigliamento dei bambini. Un sussidio modesto dunque, ma importante, utile e bene accetto dalle giovani coppie alle prese con la nascita di un figlio. Il progetto di Rapino è stato realizzato grazie alla disponibilità degli esercizi commerciali del paese del chietino che hanno stipulato delle convenzioni e della locale filiale della Carichieti. E già si parla, nei comuni del comprensorio interno del Vastese, di ''esempio Rapino''. Un esempio che sta facendo scuola perché alcuni amministratori locali, soprattutto nei centri maggiormente colpiti dallo spopolamento e dall'invecchiamento dei residenti, hanno mostrato interesse per l'iniziativa di Rapino e qualcuno pensa bene di imitarla. L'assessore alle politiche sociali del comune di Schiavi di Abruzzo, Ernesto Fiorito, ad esempio, proprio nel corso dell'ultimo consiglio comunale, aveva proposto, sia pure in maniera ancora informale, un contributo pubblico alle giovani coppie di sposi che decidono di rimanere a vivere in paese. Il passo successivo potrebbe essere quello di prevedere sussidi per i nuovi nati.
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