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Tensione politica a Castelguidone. I commenti di un elettore.

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CASTELGUIDONE - Per avere eventuale conferma, o smentita, del clima teso che si respira in paese, in vista delle prossime elezioni amministrative anticipate di maggio, come sostenuto da molti osservatori, abbiamo incontrato un elettore, uno dei tanti che, per non alimentare ulteriormente le polemiche, preferisce rimanere anonimo. Ma è davvero così accesa questa fase pre-elettorale a Castelguidone? Si vocifera di una delle campagne elettorali tra le più accese della storia politica locale, conferma questa sensazione? ''In effetti il clima politico in paese è davvero teso, inquinato dal sospetto e dalla delazione. - afferma l'elettore - Si susseguono voci, alcune delle quali messe in giro ad arte, e molte delle quali prive di qualsiasi fondamento, su presunti accordi, su manovre più o meno oscure, su burattini e burattinai. C'è tensione, è innegabile''. Certo, si esce da una crisi politica e dalle dimissioni del sindaco in carica, era ampiamente prevedibile che i toni fossero più accesi del solito, non trova? ''Era prevedibile, certo, ma siamo davvero al limite della sopportazione. Non si può passeggiare con una persona, scambiare due chiacchiere, che subito si viene additati, immischiati in chissà quali oscure manovre. Siamo all'eccesso, davvero''. Insomma occorrerebbe una fase di distensione, di distacco, in cui le questioni politiche non travalichino invadendo anche gli ambiti delle relazioni personali. ''Esatto, proprio così. Dopo una fase di aspre polemiche, conclusasi con la frattura della maggioranza e le dimissioni del sindaco, sarebbe davvero auspicabile una nuova fase di distensione. Occorre rasserenare gli animi, capire che altro è la lotta politica, altro sono i rapporti personali''. L'elettorato, dunque, sembra confermare che il clima in paese è teso, troppo teso, e l'auspicio di molti, se non di tutti, è quello di una rapida distensione. ''Occorre il rispetto delle persone innanzitutto, e delle regole democratiche. Ciascuno deve essere libero di schierarsi, di votare, di partecipare ad incontri e riunioni, senza per questo essere messo all'indice. Ripeto, probabilmente stiamo esagerando. Non stiamo dando una buona immagine del nostro paese''.
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