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''Va bene Palatus, ma coinvolgiamo di più il territorio''

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E' calato il sipario su Palatus, la mostra mercato delle specialità enogastronomiche e dei prodotti agroalimentari tradizionali di Abruzzo e Molise, giunta alla sua seconda edizione, vetrina per il territorio a cavallo tra le due regioni, tra degustazioni e visite guidate nelle aziende per gustare dal brodetto di pesce alla ventricina. ''Ideata dall'Associazione culturale Officina delle Idee, in collaborazione con il Comune di Vasto, Regione Abruzzo, Province di Chieti e di Campobasso, Camera di Commercio di Chieti e UnionCamere Molise'', come si legge nel comunicato, l'importante manifestazione è stata ospitata negli spazi attrezzati del Palace Hotel di Vasto. Una golosa esposizione dei prodotti artigianali d'eccellenza di numerose aziende abruzzesi e molisane: vino Doc, olio Dop, formaggi della tradizione agropastorale delle due regioni, salumi artigianali, come la superba ventricina, fino alla pasta, agli ortaggi e alle specialità dolciarie. Nell'iniziativa è stato previsto un vero e proprio programma turistico-enogastronomico, con visite guidate, grazie ad un servizio di bus navetta che ha collegato la sede di Palatus con le aziende agroalimentari delle due regioni. Le visite guidate hanno interessato anche i luoghi dove prende vita la celebre ''ventricina del Vastese'', con escursioni nelle colline del Medio ed Alto Vastese, cioè nel territorio dove si produce la ventricina, che è presidio Slow Food e in attesa del riconoscimento Dop. Proprio su questo tema del coinvolgimento del comprensorio interno, interviene il consigliere della comunità montana Medio Vastese, Antonio Ottaviano. ''Non voglio sollevare polemiche attorno a Palatus, - chiarisce subito il politico - perché si tratta di un'encomiabile iniziativa, che va sicuramente supportata da parte delle istituzioni e ripetuta anche in futuro, tuttavia sarebbe auspicabile un maggiore coinvolgimento del comprensorio interno del Vastese, cioè di quella porzione di territorio da cui proviene la maggior parte dei prodotti presenti in fiera''. E spiega meglio la sua posizione, il consigliere Ottaviano: ''Le due comunità montane del Medio ed Alto Vastese, ad esempio, dovrebbero supportare maggiormente le aziende interessate, magari acquistando spazi espositivi, in questa come in altre manifestazioni di pari importanza. Sul finire dell'estate, ad esempio, si potrebbe replicare con iniziative analoghe, magari spostando il baricentro della manifestazione verso l'entroterra. Le strutture ci sono, penso ad esempio alla zona fiera di Celenza sul Trigno, equidistante dal mare e dai monti, e in posizione ottimale per il comodo accesso alla fondovalle Trigno. Va benissimo Palatus a Vasto, lo ripeto, ma per il futuro auspico un maggiore coinvolgimento del territorio interno, quello cioè che vanta una naturale vocazione alla produzione delle specialità enogastronomiche''.
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