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Proposto a Celenza il ''Patto con le imprese''.

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CELENZA SUL TRIGNO - Mentre i due candidati sindaco, che si contendono la fascia tricolore di Celenza sul Trigno, litigano per l'assegnazione delle piazze e per l'orario dei comizi, arriva dalla società civile, precisamente dal settore imprenditoriale, una proposta interessante, il cosiddetto ''patto con le imprese''. E' un giovane imprenditore locale a formulare questa proposta rivolta ad entrambe le formazioni politiche, ''nella speranza che la discussione si incentri sul programma, visto che molti candidati preferiscono ancora il pettegolezzo''. ''In entrambi i programmi si legge di fiere, feste, eventi e sagre, - spiega Fabio Cieri - tutte cose che danneggiano gli esercizi pubblici, perché nei mesi estivi, quando c'è qualche turista, l'amministrazione dovrebbe ingegnarsi per la somministrazione di alimenti, bevande e per attività di spettacoli pubblici. Sagre e feste, a scopo di lucro, ma non soggette alle normative vigenti in materia di commercio, si svolgono negli orari di chiusura dei negozi e se occorre fare acquisti si ricorre ai centri commerciali di Vasto e San Salvo. Per gli artigiani non si legge nessun incentivo concreto''. In sostanza, Cieri sostiene che le attività messe in campo dalle amministrazioni, come è già avvenuto in passato, andrebbero a danneggiare gli interessi dei commercianti e degli imprenditori locali, qualcosa di molto simile alla concorrenza sleale. ''L'amministrazione si sostituisce all'impresa, fa concorrenza ai privati, tra l'altro con i soldi degli stessi privati ai quali viene chiesto il contributo economico per le sagre e le fiere'', tutti fattori che portano ad un ''incentivo al regresso''. Proprio per porre rimedio a questa situazione, il giovane imprenditore avanza la sua proposta di ''patto con le imprese'', da sottoporre e far sottoscrivere alle due liste che si contendono l'amministrazione di Celenza sul Trigno. ''Con il patto, - spiega Fabio Cieri - i candidati si impegnano a: garantire ogni opportunità a tutti, in libertà politica; ad istituire una consulta con le imprese per la programmazione nel commercio, turismo e artigianato; ridurre l'ICI per gli immobili aziendali e l'imposta per lo smaltimento rifiuti; concedere un'area pubblica, gratuitamente, per le attività; ripartire equamente gli appalti; istituire un premio in denaro per l'imprenditore più giovane e per il progetto più originale; prevedere sgravi fiscali per le imprese che creano occupazione; perseguire l'adeguamento infrastrutturale della zona; usare la concertazione come metodo decisionale''. Questi, in sintesi, i punti del ''patto con le imprese'' proposto ai politici da Fabio Cieri, il quale, in chiusura, dice: ''Confido nella serietà, capacità e competenza dei candidati. Ritengo il patto solo l'inizio di un lavoro sinergico e credo che l'obbiettivo comune del nostro paese sia garantire l'interesse di tutti, a prescindere dal fatto che alcuni saranno in maggioranza e altri in minoranza''.
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