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Celenza sul Trigno - Dalle strette di mano alle liti per gli spazi elettorali.

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CELENZA SUL TRIGNO - Il giorno della presentazione delle liste si erano stretti la mano i due candidati alla carica di sindaco avversari, Giampiero Aquilano e Andrea Venosini, ma il loro presunto idillio era evidentemente soltanto di facciata, si è già sgretolato infatti, e dallo scambio vicendevole di auguri si è passati alle dispute sulla gestione degli spazi e dei tempi durante la campagna elettorale. Nel tentativo di risolvere una questione, della quale i due sfidanti non sono riusciti a trovare una soluzione condivisa, si è reso necessario il ricorso al sorteggio, con il coinvolgimento della locale stazione Carabinieri. Questi i fatti. Nel corso del fine settimana erano previsti i comizi e la presentazione delle liste di entrambi gli schieramenti, Celenza Democratica, collegata al candidato sindaco Giampiero Aquilano e spalleggiata apertamente dal sindaco uscente Rodrigo Cieri, e Insieme per Celenza, collegata ad Andrea Venosini. Il problema è sorto per la concomitanza degli orari scelti dai due candidati e per gli spazi pubblici, le piazze, da utilizzare. Sabato pomeriggio erano previsti contemporaneamente il comizio di saluto del sindaco uscente Rodrigo Cieri e la festa con gli elettori del candidato Venosini, analogamente per la giornata di domenica, con iniziative elettorali fissate negli stessi orari. E' evidente che ci siano stati dei disguidi e siano sorti equivoci nel momento della registrazione, presso la segreteria del municipio, delle relative richieste di utilizzo degli spazi pubblici. Vista l'impossibilità di condurre contemporaneamente le manifestazioni pubbliche previste, i due candidati hanno cercato prima un accordo bonario, tentativo andato però fallito, e successivamente sono finiti davanti al maresciallo dei Carabinieri per effettuare un sorteggio e stabilire chi avrebbe utilizzato gli spazi pubblici. La sorte ha favorito la lista Celenza Democratica, l'altra ha dovuto rinviare i propri comizi. ''Il mio suggerimento di accordo non è stato accettato, - riferisce amareggiato Andrea Venosini - l'altra lista si è chiusa ad ogni possibilità di dialogo, nel tentativo, riuscito, di monopolizzare gli spazi e i tempi nei due giorni più adatti alla campagna elettorale. Prendo atto di questa chiusura a riccio dell'altra lista, e dei metodi adottati, tuttavia è mia intenzione mantenere bassi i toni della polemica. Continuerò la campagna elettorale con pacatezza, nonostante le posizioni rigide degli avversari che rifiutano ogni proposta di dialogo''.
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