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Il primo comizio di Giampiero Aquilano

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CELENZA SUL TRIGNO - ''Sono onorato di essere qui, sulla piazza del Popolo, a ricalcare le orme di tanti insigni miei predecessori''. Sono le parole con le quali il candidato sindaco della lista Celenza Democratica, Giampiero Aquilano (DS), ha aperto ufficialmente la campagna elettorale, nel corso del primo comizio. ''E' solo per l'amore di Celenza che ho accettato qusta candidatura. Non ho nulla di personale da rivendicare, non devo inseguire sogni di gloria. - ha continuato il candidato - Voglio sgombrare il campo sulle voci che circolano secondo cui io sarei poco tra la gente. Credo in uno nuovo modo di fare politica e propaganda politica, tuttavia non ho mai negato aiuto e supporto a coloro che me lo hanno richiesto. Il progetto che vi sottopongo punta sulla chiarezza politica e sul rigore amministrativo''. La lista Celenza Democratica si pone in linea di continuità con la precedente amministrazione, ''non rinnegando ciò che è stato fatto né le proprie radici politiche basate sulla democrazia e sulla partecipazione''. ''Vogliamo rinnovare nella continuità - ha continuato Aquilano - e non cancellando con un colpo di spugna tutto ciò che con caparbietà abbiamo fatto. Il nostro metodo si basa su azione locale e pensiero globale, che ci renda attori nelle scelte anche a livelli sovracomunali''. Ha poi fatto cenno agli avversari, in particolare al loro motto di rinovamento della classe politica. ''Rispolverando un testo di liceo mi ha colpito un passo di Montesquieu: 'quando si cambia l'intero sistema, si può porre rimedio soltanto agli inconvenienti che si presentano in teoria, e se ne trascurano altri che soltanto la pratica può far scoprire'. Il senso è che a volte si va per pulire e invece si cancella, si vogliono emendare i difetti particolari per mezzo di una confusione generale. La lista avversaria è formata da brave persone e indipendentemente da chi vincerà la speranza è che in futuro possiamo lavorare insieme. È ora di smetterla con le divisioni e le faide tra le famigle, per salvare il nostro paese dallo spopolamento non è sufficiente la capacità di un capolista, né di una intera amministrazione. Enfatizzare, come mi capita di leggere sulla carta stampata locale, che il nostro comune si trovi in un profondo stato di miseria non rende giustizia a chi ha scelto di viverci, di lavorarci e di costruirsi famiglia. - ha continuato Aquilano - L'obiettivo generale è una ulteriore riduzione del divario tra cittadini e politica, la lotta allo spopolamento, la coesione economica e sociale, crescita del benessere generale accompagnata da riduzione delle disparità. Il vincolo è quello di uno sviluppo sostenibile cioè compatibile con l'ambiente. La filosofia ispiratrice è quella dei doveri e dei diritti per tutti ritenendo, però, che i diritti si acquisiscono e si maturano adempiendo ai propri doveri''. In chiusura del comizio, il candidato sindaco ha detto: ''Lavoreremo con umiltà e spirito di servizio. La sfida sarà quella di aumentare le entrate pur non modificando la pressione fiscale, ma anzi puntando ad una tendenziale riduzione attraverso la ormai collaudata formula pagare meno ma pagare tutti. Questo è possibile sostituendo alla logica della spesa una visione aziendale in cui, però, l'obiettivo strategico non è il profitto ma la crescita demografica, la visibilità nel mondo e il miglioramento della qualità della vita''.
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