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Danneggiati esemplari di quercia secolare a Guardiabruna

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GUARDIABRUNA - Continuano gli spiacevoli episodi di danneggiamento contro alberi a Guardiabruna. Già nei giorni scorsi erano state rinvenute, sul tronco di alcuni esemplari di quercia secolare, delle profonde incisioni perimetrali, evidentemente realizzate con motoseghe, con il fine ultimo di far morire le possenti piante per poi utilizzarle come legna da ardere. Tre erano stati in un primo momento gli alberi presi di mira, come emerso da un sopralluogo esperito in località Contrada Capanna dalla guardia venatoria volontaria Antonio Di Matteo, ma un'ulteriore verifica ha portato all'individuazione di altre piante sottoposte al barbaro trattamento. Almeno cinque, dunque, al momento, i vegetali colpiti, ma il numero potrebbe essere destinato ad aumentare. Si tratta in prevalenza di querce di grossa mole, indice di un'esistenza pluri-secolare, un vero patrimonio non solo naturalistico e forestale, ma anche storico e affettivo per la piccola comunità di Guardiabruna, visto che diverse generazioni di ''guardiesi'' hanno riposato sotto l'ombra di quelle possenti piante, magari di ritorno dai lavori nei campi. La più grande di esse ha una circonferenza di circa quattro metri e lungo tutto il suo perimetro presenta ora delle profonde incisioni, delle vere e proprie ferite che, a lungo andare, condurranno la pianta alla morte. Mentre si indaga in paese e nei centri vicini per cercare di identificare l'anonimo boscaiolo che ha provocato i danni, l'amministrazione comunale è corsa già ai ripari. Infatti sono stati applicati alle piante danneggiate dei prodotti e delle sostanza in grado di rimarginare le ferite, nel tentativo di salvare le querce. Molto probabilmente l'amministrazione avviserà, con formale denuncia, le forze dell'ordine incaricate di tutelare in patrimonio agro-silvo-pastorale, proprio per porre fine ai danneggiamenti delle piante.
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