SCHIAVI DI ABRUZZO - Celebrazioni in onore di San Rocco, nella giornata di ieri, nei numerosi centri dell'Alto Vastese, dove la devozione al santo di Montpellier è particolarmente sentita. Dai documenti in possesso dell'archivio parrocchiale di Schiavi di Abruzzo, ad esempio, risulta che già nel Seicento era presente, nella piccola comunità dei fedeli, la venerazione per San Rocco, come del resto nei quattro angoli del Vecchio Continente in quegli anni. Nella giornata di ieri dunque messe e processioni in numerosi centri montani, anche a Castelguidone e a Schiavi di Abruzzo dove il parroco, don Erminio Gallo, ha ripristinato da qualche anno l'antichissima pratica della processione della statua del santo lungo le strade del paese. ''Essere devoti a San Rocco non significa soltanto partecipare alla messa e alla processione, - ha detto, nel corso dell'omelia, il parroco - ma soprattutto prendere a modello la vita del Santo, e modellare la nostra esperienza di cristiani sul suo esempio. E' dunque una responsabilità, per ciascuno di noi, essere devoti a San Rocco, il santo della carità''. Secondo la tradizione si invocava la protezione del santo nato a Montpellier contro la peste. Proprio per questo motivo l'iconografia lo rappresenta vestito da pellegrino, con una vistosa pustola sul ginocchio.