''Il vezzo di attaccare i giornalisti che fanno il proprio lavoro è duro a morire. Una pratica esercitata prevalentemente dal mondo politico che ritiene di poter continuare a declinare, in modo anacronistico, la stampa secondo la classificazione di ''amici'' e ''nemici''''. Sono le parole del presidente dell'Ordine dei Giornalisti in riferimento ad un espisodio accaduto in Consiglio regionale, che però ben si adattano alla realtà dell'Alto Vastese, dove qualcuno protesta perché‚ la firma sotto un articolo è di un giornalista anziché‚ di un altro. ''Non esistono giornalisti ''amici'' o ''nemici'', esistono giornalisti e mezzi di informazione che sono chiamati a svolgere il fondamentale ruolo di controllo delle azioni del potere politico'', così il presidente dell'Ordine dei Giornalisti. Sarebbe il caso che alcuni sindaci aggiornassero la propria cognizione sul ruolo dell'informazione locale.