E IL PRESIDENTE della Comunità Montana Alto Vastese, Luciano Piluso, nonché vicesindaco ''tuttofare'' di Schiavi di Abruzzo, si è lanciato ieri mattina, nell'aula del consiglio comunale, in una difesa d'ufficio del Presidente Coletti, in merito alla vicenda della chiusura della galleria. E per difendere Coletti e la gestione, per il vero abbastanza confusa di tutta la questione, da parte dell'amministrazione provinciale, il presidente Piluso se l'è presa con Nuovo Molise che avrebbe procurato allarmismo senza motivo con l'articolo pubblicato ieri. ''Avete scritto che la galleria è chiusa, - ha tuonato l'amministratore, paonazzo in viso per la rabbia - mentre non è vero. Più di qualcuno, questa mattina (ieri per chi legge, ndr), è venuto a chiedermi se poteva raggiungere la città di Agnone. Scrivete senza documentarvi''. La classica difesa d'ufficio, ideologica e a prescindere dai fatti, l'essere solidali con gli esponenti più in alto loco del centrosinistra, magari in vista di una prossima candidatura ''blindata''. Probabilmente il presidente Luciano Piluso non considera abbastanza attendibile, come fonte documentale, un'ordinanza siglata dallo stesso senatore Coletti. Sulla base esclusiva di quel documento, recante l'autorevole sigla del presidente della Provincia di Chieti, da queste colonne è stata data la notizia che, testualmente, ''l'ordine di chiusura entrerà in vigore dalle ore 7 di questa mattina'' (ieri per chi legge, ndr). Se nel corso della notte il presidente Coletti è stato folgorato da un sogno ed ha cambiato idea, revocando l'ordinanza che solo ventiquattro ore prima aveva firmato, non si può che prenderne atto e darne notizia, come è stato fatto, ma sicuramente non si poteva anticipare, su nessuna base, o prevedere una decisione presa probabilmente solo nella tarda serata, quando cioè il giornale è in stampa.