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Crolla il consenso di Coletti. I risultati di un sondaggio de Il Sole 24 Ore e l'affondo di Maufo febbo (AN)

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CONTINUA la battaglia dialettica, a mezzo stampa, tra i consiglieri provinciali Mauro febbo (AN) e Camillo D'Amico (PD). E dopo l'ultima uscita di D'Amico, che sottolineava lo sforzo della Provincia in favore del territorio, con stanziamenti per 17 milioni di euro nel settore delle opere pubbliche, replica, a stretto giro, Mauro Febbo. ''Un'altra sonora bocciatura si abbatte sulla Provincia di Chieti. - esordisce l'esponente di AN - Dopo quella sulla Qualità della vita, che vede la provincia al 72esimo posto, dopo aver perso ben 18 posizioni, dal quotidiano ''Il Sole 24 ore'' arriva la nettissima bocciatura del presidente Tommaso Coletti il quale nella classifica sul gradimento dei presidenti delle Province d'Italia è precipitato al 98esimo posto, praticamente in caduta libera, ultimo fra i presidenti delle Province d'Abruzzo, con un indice che si attesta al 45 per cento''. Una lettura impietosa delle statistiche dell'autorevole quotidiano economico che, secondo il leader di Alleanza Nazionale, non lascia adito ad altre interpretazioni, se non quella di una bocciatura sonora. In base alla classifica del consenso da parte dell'opinione pubblica, cioé dell'indice di gradimento dei cittadini rispetto all'amministrazione della cosa pubblica, riscosso nel 2007 dai presidenti di Provincia, confrontato con quello ottenuto nel giorno dell'elezione degli stessi, appare infatti che il senatore Tommaso Coletti ha perso, secondo il Sole 24 Ore, quasi dieci punti percentuali, passando dal 54,9 per cento vantato al momento dell'assunzione della carica, nel 2004, all'attuale 45 per cento. Un risultato negativo che fa il paio con quello del Governatore Del Turco, sceso al diciassettesimo posto della classifica, con un secco meno 6,5 per cento di consenso rispetto alle ultime elezioni. Statistiche che confermano ciò che nella società è già percepibile da tempo. ''Un risultato pesantissimo se si considera che, ancora una volta, a dare il voto all'operato di Coletti sono direttamente i cittadini. - continua il consigliere Febbo - Ma era difficile immaginare un risultato diverso. Il presidente Coletti risponde alle circostanziate e documentate critiche dei Gruppi consiliari di minoranza con insulti personali - affonda l'esponente di destra - e, fatto ancora più grave, non risponde sui problemi veri. Non da risposte sul rispetto del Patto di Stabilità, sul futuro delle società Ops e Alesa, sul proliferare dei lavoratori interinali, sulla sostanziosa variazione di bilancio che bisognerà fare entro febbraio, sui debiti verso i fornitori che non vengono pagati perché‚ altrimenti salta il Patto di stabilità, sui lavori più volte annunciati ma che non partono lungo la Fondo Valle Alento, su quelli interminabili per il dissesto idrogeologico di Lanciano mentre solo dopo tre anni e mezzo possono iniziare quelli della rotonda di Marcianese''. ''In compenso marcia spedita l'organizzazione delle festicciole e dei buffet pagati con i soldi dei cittadini. - va giù pesante Mauro Febbo - Quanto al capogruppo del Partito Democratico, Camillo D'Amico, farebbe bene, piuttosto che a difendere una Giunta indifendibile, a tenere unito il suo gruppo politico che nello spazio di pochi mesi ha perso il consigliere Palmerino Fagnilli ed ha visto le dimissioni del consigliere Silvio Paolucci da delegato al Bilancio e del consigliere Amedeo D'Ortona dalla commissione Urbanistica. Come dire che alla bocciatura dei cittadini si è aggiunta quella di pezzi importanti della stessa maggioranza''. http://francescobottone.splinder.com/
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