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Il sindaco Cicchillitti ''chiede la testa'' del presidente della Pro Loco

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CASTELGUIDONE - E' scontro aperto, ormai, tra l'amministrazione comunale di Castelguidone e la presidenza dell'associazione Pro Loco. Dopo aver ''scomunicato'' il parroco, disertando platealmente un incontro pubblico organizzato dalla parrocchia, e aver polemizzato, a mezzo stampa, addirittura con gli uffici della Curia di Trivento, il sindaco di Castelguidone, Mario Cicchillitti, continua nella sua ''politica d'attacco'' entrando in conflitto con il presidente della Pro Loco, Gabriele Di Paolo. E lo fa attraverso una lettera indirizzata ai soci dell'associazione finita poi affissa sulle piazze di Castelguidone. Con la pepata missiva il primo cittadino ha rifiutato la proposta di collaborazione formulata dalla Pro Loco per la messa in cantiere di iniziative ricreative durante le ormai concluse vacanze natalizie. L'occasione è stata colta al balzo da Mario Cicchillitti, il quale, rispondendo ai vertici della Pro Loco, ha evidenziato ''il disappunto e il grande rammarico'' per una gestione dell'associazione che reputa a dir poco singolare. La singolarità dipende dal fatto che il presidente Di Paolo è anche leader della minoranza in consiglio comunale. Una questione di incompatibilità, dunque, quella evocata dal sindaco, alla quale, per il vero, lo stesso presidente sta provvedendo, avendo già rassegnato, nei mesi scorsi, le dimissioni dalla carica alla guida dell'associazione culturale. Pesante il giudizio del primo cittadino: ''Crediamo che la Pro Loco sia diventata un'istituzione che offre rifugio a persone che a livello politico hanno già detto tanto, utilizzandola per mettere in cattiva luce l'attuale amministrazione e strumentalizzare tutto quello a loro contrario per riacquistare forza e vigore''. Insomma, secondo Cicchillitti la Pro Loco sarebbe poco più che un braccio esecutivo della minoranza politica, con ''secondi fini e progetti oscuri'', addirittura. Di Paolo sarebbe responsabile inoltre di aver causato l'abbandono dell'associazione da parte dei soci non ostili al sindaco e all'attuale giunta. Tirate le somme, la richiesta del primo cittadino è che il presidente della pro Loco si dimetta: ''Noi crediamo che per il rispetto che lei deve a questo Paese, - scrive infatti Mario Cicchillitti - debba dimettersi, inoltre crediamo che a causa del malumore che regna all'interno della stessa Pro Loco, creato da alcuni suoi fidati collaboratori, che tiravano ieri le file della sua lista politica, sia il caso di congelare momentaneamente la Pro Loco''. E dopo l'invito a dimettersi, ecco la ''scomunica'': ''Ci vediamo costretti a non riconscerla nel ruolo che lei stesso illegittimamente si è fatto riconsegnare e non ce ne voglia se non si ritiene opportuno nemmeno ipotizzare una qualsiasi forma di collaborazione con un'istituzione che a nostro avviso non è legittimata ad esistere e che fa della contrapposizione a questa amministrazione una sua ragione di esistenza''. http://francescobottone.splinder.com/
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