''Mettere in vendita i borghi antichi dell'Alto Molise agli israeliani''. Una proposta, una nuova idea, per cercare di arrestare il dilaniante fenomeno dello spopolamento.
Porta la firma dell'Università dei Popoli il cui promotore responsabile è Domenico Lanciano. A primo acchitto potrebbe apparire un progetto utopistico, una provocazione bella e buona, ma in Calabria, stando, a quanto riferisce Lanciano, il tutto ha funzionato. ''Per arrestare il fenomeno dello spopolamento - spiega Lanciano - occorre una ''terapia d'urto'' (la sola valida e necessaria in questo particolare momento) proporzionata all'emergenza in atto che rischia di superare un ''punto di non ritorno''. Ci vorrà coraggio e tanto lavoro, proprio come davanti ad un malato terminale, sicuri però che poi i risultati non tarderanno a giungere e in modo alquanto duraturo, qualificato ed elevato. La proposta e la terapia d'urto nascono da una esperienza da me direttamente vissuta quando si è trattato, nel 1986-88, di salvare il borgo medievale del mio comune natìo dallo spopolamento più completo e, dunque, da morte certa. Ricordate la vicenda ''Badolato paese in vendita'' che ha avuto un grande clamore internazionale, grazie al quale quel borgo antico è stato poi definitivamente salvato. Ebbene, tra i tanti acquirenti provenienti da numerose parti del mondo, i più decisi e convinti furono gli israeliani, i quali avrebbero voluto comprare l'intero borgo (dove fino al 1948 c'erano 5 mila abitanti), parte dei boschi della montagna vicini al Lago Lacina e persino un bel tratto di spiaggia. Per farne cosa? Semplicemente per avere, a poche ore di aereo da Israele, un posto dove effettuare gli avvicendamenti di riposo, vacanza o lunghi soggiorni (pure sanitari e riabilitativi) specialmente per i loro soldati, gli anziani, i bambini e, ovviamente, per le famiglie. Poichè sono piaciute molto le quattro dimensioni ambientali che in pochi chilometri caratterizzano Badolato (mare, collina, montagna e lago) e con l'aeroporto di Lamezia Terme a 70 km e quello di Reggio a 140, vi fu pure l'interesse degli ebrei degli Stati Uniti d'America. L'affare non fu concluso essenzialmente perchè i tempi allora (1986-88) non erano ancora maturi per le istituzioni calabresi, le quali, però proprio pochi anni fa, hanno accettato la realizzazione (sempre da parte degli israeliani) del megavillaggio turistico denominato ''Europaradiso'' da circa ventimila posti-letto alla foce del fiume Neto (sempre in zona jonica, ad appena 100 km nord da Badolato, vicino Crotone che ha pure l'aeroporto). Ebbene - sottolinea Lanciano - Israele ha fame di luoghi incontaminati e tranquilli (boschi, natura, mare, laghi, ecc.) quasi come un'appendice vitale del suo territorio mediorientale travagliato e semidesertico. Il Molise in generale (con monti, colline, mare, laghi, parchi naturali, riserva Mab, prodotti genuini, cordialità , ecc.) sarebbe l'ideale per realizzare un tale megaprogetto israeliano. Un progetto che limiti le nuove costruzioni a beneficio della ristrutturazione e della rivitalizzazione dei borghi antichi che adesso sono semispopolati e, perciò disponibili. Ci dobbiamo pur porre un interrogativo sociale: che fare di tutto questo ancora pregiatissimo patrimonio edilizio (urbano e rurale) che è già in rovina o che non viene più utilizzato. Che fare dei nostri borghi medievali che purtroppo si avviano verso una morte certa? Realizzando questa consistente e importante collaborazione socio-turistica, il territorio molisano (in particolare l'Alto Molise) farà un salto di qualità tale che non soltanto terminerà lo spopolamento ma si creeranno favorevoli condizioni di nuovo lavoro e di nuova civiltà a tal punto che torneranno in massa i nostri emigrati. I borghi e le campagne dell'Alto Molise e del resto della regione torneranno a rifiorire e a significare, anche perchè diventaranno luoghi abitati e vissuti da persone provenienti da ogni parte del mondo. proprio come sta avvenendo a Badolato. Ma qui, io direi, ancora di più molto di più! Tra tanti altri vantaggi, pure l'ospedale di Agnone sarebbe salvato, anzi potenziato - conclude Lanciano - e probabilmente si creeranno nuove strutture socio-sanitarie a tal punto che le montagne dell'Alto Molise saranno considerate ''Le Montagne della Salute''!''.
Lanciano crede che il progetto possa essere fattibile. Ma chissà se la penseranno allo stesso modo i politici regionali e soprattutto gli israeliani?
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