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Pio Rapagnà bacchetta i maggiori giornali abruzzesi

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Dopo aver lanciato la propria candidatura, nel tentativo di sottrarre il potere decisionale alle segreterie di partito, l'ex parlamentare radicale Pio Rapagnà interviene pubblicamente bacchettando i maggiori organi di informazione regionale per aver oscurato la notizia. ''Come soggetto della società civile impegnato su tanti problemi e temi politici in Abruzzo, ho chiesto informazione e sostegno a favore di una candidatura alle prossime elezioni politiche del 13 e 14 aprile, per promuovere il rinnovamento ''parziale'' della attuale rappresentanza parlamentare abruzzese alla Camera ed al Senato: non pretendo condivisione per una scelta personale e di autocandidatura che, ''mala tempora currunt'' (Giovanni Sartori), è ormai moralmente e ''simbolicamente'' passata di moda, ma sino ad oggi non ho letto alcun cenno di riscontro e nemmeno una pura e semplice pubblicazione della ''notizia'' sui maggiori Quotidiani della nostra Regione (Il Centro - Il Messaggero ed Il Tempo), neanche in nome del principio democratico della uguaglianza formale tra tutti i Cittadini che, nelle forme previste dalla Costituzione, intendono ''provare a partecipare'' ad una consultazione elettorale già indetta (ringrazio i Quotidiani La Cronaca d'Abruzzo e La Città ed i siti on-line che hanno pubblicato e sostenuto la iniziativa)'', dichiara polemicamente Rapagnà. ''Prendo atto, avendone subite le dure conseguenze anche personali, che l'esercizio della ''politica'' è diventato, anche in Abruzzo, monopolio di una aristocrazia di funzionari di partito e di politici di professione che occupano tutti i posti di potere nei Comuni, nelle Provincie e in Regione, controllano tessere, voti, lottizzazioni, clientele, feudi e carriere: non per questo, ho rinunciato a denunciare da diversi anni e a contrastare un tale ''sistema di potere'', e l'ho fatto recentemente e lo rifarò nei prossimi mesi, anche attraverso una specifica iniziativa referendaria regionale (tra l'altro parecchio ignorata e senza alcuna forma di dibattito ed approfondimento in particolare da parte de Il Centro, Il Messagero e dalle principali emittenti televisive regionali, e spero non si ripeti mai più in futuro e in Abruzzo). - continua nella sua denuncia pubblica l'esponente radicale - Ma, in questo confuso e frettoloso periodo pre elettorale, si può sempre tentare di migliorare il rapporto Cittadini-elettori-politica affrontando la ''questione morale'' e, anche nell'immediato, promuovendo e sostenendo un minimo di ''candidature esterne'' nelle ''famigerate liste bloccate'' per le elezioni politiche del 13 e 14 aprile prossimi, in previsione di future ''Riforme elettorali'' da realizzare nel corso della prossima legislatura, al fine di rinnovare, almeno in parte ed attraverso elezioni primarie, l'attuale ed inamovibile ceto politico. Ho chiesto, ai Cittadini abruzzesi, agli intellettuali, agli operatori culturale e sociali, , anche attraverso il ''lancio'' degli organi di informazione, un impegno ''urgente e pubblico'' per cercare di favorire una risposta positiva alla richiesta di una candidatura non solo mia ma anche quella di altre personalità indipendenti ed esterne alla cosiddetta ''casta'', facendo la scelta, a me più confacente per la mia storia politica, di rivolgermi alle forze politiche ed ai movimenti della coalizione di sinistra-arcobaleno, del Partito Democratico ed alle liste civiche, laiche, verdi e radicali, se disponibili ad una tale ''apertura'', per il rinnovamento, anche parziale, della rappresentanza parlamentare della nostra Regione (negli anni passati sono stato candidato alla Camera rispettivamente, fino al 1989 sempre con il PDUP di Sivano Miniati e Vittorio Foa e con Democrazia Proletaria di Mario Capanna e Giovanni Russo Spena, nel 1992 con la Lista Marco Pannella, nel 1994 con il Movimento per la Democrazia LA RETE di Leoluca Orlando, nel 1999 alle Europee con i VERDI PER LA PACE di Pecoraro Scanio. Mi rendo conto però che, se tale mio appello non viene nemmeno pubblicato da chi potrebbe e/o dovrebbe, è difficile che esso possa ottenere una qualche risposta incoraggiante, ma, come canta nel suo carme più grandioso il ''poeta fuggitivo'' Ugo Foscolo, ''anche la speme, ultima Dea, fugge i Sepolcri'' e, però, con disarmante ottimismo, ci rinnovella ogni attimo fuggente che... ''l'armonia vince di mille secoli il silenzio'' e ''finchè il sole riplenderà su le sciagure umane''. Grazie e, ad maiora!''.
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