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La Provincia riduce l'indice di densità venatoria. Posto un limite, finalmente, alle ammissioni di cacciatori molisani

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La Commissione Agricoltura della Provincia di Chieti ha deliberato, nei giorni scorsi, con la sola astensione di Rifondazione Comunista, il nuovo indice di densità venatoria che sarà inserito nel redigendo Piano Faunistico e proposto alla Regione Abruzzo per gli adeguamenti del caso. L'attuale indice prevede la presenza di un cacciatore ogni 15 Ha di area cacciabile, mentre la legge quadro nazionale 157/92 fissa tale indice in uno ogni 19 Ha. ''Questa situazione - spiega il capogruppo del Pd, Camillo D'Amico, promotore del provvedimento - ha prodotto, nel tempo, una sempre più crescente presenza di cacciatori provenienti da fuori regione (in particolare dal Molise, ndr) con gravi ripercussioni sull'equilibrio ecoambientale, sulla sicurezza, sulla tenuta delle produzioni agricole, ed una visibile e seria diminuzione delle specie caccabili. Inoltre, in virtù del mancato rispetto del principio di reciprocità fissato dalla legge quadro, i cacciatori abruzzesi non possono andare altrove (negli Ambiti delle regioni limitrofe, in particolare in Molise, ndr) in quanto, proprio l'indice di densità venatoria vigente, non ne consente la possibilità''. ''La nuova densità deliberata dalla Commissione sarà commisurata al territorio agro-silvo-pastorale netto, - aggiunge D'Amico - ossia al complesso di aree cacciabili insite in ogni Atc, a cui, in ultima analisi, compete l'obbligo di ammettere i cacciatori che avanzeranno istanza per esercitare questa passione sportiva''. In sintesi nel Chietino varierà l'indice della densità ventoria, cioè il rapporto tra numero di cacciatori e territorio libero disponibile, producendo una sensibile diminuzione dei cacciatori ammessi ad esercitare l'attività venatoria. Ciò si tradurrà in minor numero di 'doppiette' provenienti da fuori regione, in particolare dal Molise, che potranno praticare la caccia nell'Atc Vastese. Una richiesta formulata da tempo dai cacciatori abruzzesi della zona, in particolare da quelli dell'Alto Vastese, alla quale sembra che la Provincia di Chieti abbia finalmente risposto. ''La deliberazione assunta dalla commissione Agricoltura, - continua il capogruppo del Pd - giunta dopo una discussione di merito in Consiglio provinciale e audizioni avute con associazioni venatorie ed Atc, tende a dare una prima concreta risposta alle reiterate sollecitazioni che si sono elevate sia dai cacciatori del nostro territorio, che lamentano una eccessiva presenza di appassionati esterni (molisani, ndr), che da singoli cittadini ed agricoltori allertati dal sempre considerevole crescente numero di cacciatori i quali creano un concreto e reale pericolo per l'incolumità delle cose e delle persone. E' una misura reale e concreta per il territorio e non contro qualcuno o qualcosa, adottata a seguito dei numerosi incendi che hanno ridotto sensibilmente le aree cacciabili e del vistoso calo delle specie cacciabili. Un'azione di tutela e di salvaguardia complessiva che non era più rinviabile.'' http://francescobottone.splinder.com/
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