VASTO - Il vice-presidente provinciale dell'EnalCaccia, Andrea Lalli, saluta con soddisfazione la decisione adottata recentemente dall'amministrazione provinciale di Chieti di ridurre l'indice di densità venatoria.
''Nella riunione del direttivo dell'EnalCaccia - spiega Lalli - è stata espressa grossa soddisfazione perché la Commissione agricoltura di Chieti ha accolto la richiesta di ripristinare l'indice di densità venatoria come previsto dalla vigente legislazione a un cacciatore ogni 19 Ha, anziché uno a 15 come è attualmente adottato dalla Regione Abruzzo sin dal 2002. L'EnalCaccia aveva da tempo sollevato il problema, sia in Regione che in Provincia, assieme alle associazioni agricole. Non faceva ben sperare verso l'accoglimento di questa richiesta sia la ferma opposizione di tutte le altre associazioni venatorie, ItalCaccia, ArciCaccia, Federcaccia, mentre la Libera Caccia è stata assente, sia la contrarietà espressa dai due presidenti degli ATC''.
Il provvedimento adottato si tradurrà praticamente in una riduzione del numero di cacciatori ammessi ad esercitare l'attività venatoria nel Chietino e in una 'porta chiusa' per gli appassionati provenienti dal Molise.
Continua il vicepresidente Lalli: ''Si evince come la maggior parte dei cacciatori, anche quelli appartenenti ad altre associazioni, sia stata solidale con l'EnalCaccia in questa battaglia, ritenendo che solo quest'ultima li abbia difesi dall'arrivo massivo di altri cacciatori, circa 850. Ha vinto la logica della gestione, della tutela del territorio, del rispetto verso l'agricoltura e la caccia stessa. Si spera che la Regione Abruzzo tenga presente tutto questo''. E in chiusura Andrea Lalli aggiunge: ''Altro intento dell'EnalCaccia è quello che gli Atc provinciali non buttino via più soldi effettuando ripopolamenti di selvatici alati nel mese di luglio, quando c'è carenza di acqua, animali destinati a morte sicura come ad oggi molti cacciatori già segnalano''.
http://francescobottone.splinder.com/