Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Le istituzioni e la politica anticaccia. Duro affondo della Fidasc

Condividi su:
Pubblichiamo, di seguito, la lettera aperta ai cacciatori abruzzesi scritta dal presidente della Fidasc, Ivano Cirese. ''Il 24/7/2008 , con delibera della giunta regionale n° 672 è stato approvato il calendario venatorio 2008/09. Essendo il sottoscritto membro della consulta regionale in rappresentanza dell'Enal-caccia in qualità di vice presidente regionale della stessa nonché presidente regionale della fidasc ,in molti, piuttosto risentiti e delusi , mi hanno chiesto di esprimermi a riguardo. Nel leggere il calendario venatorio pubblicato nel sito della regione sono rimasto a dir poco esterrefatto. Ancora una volta è stato stravolto il parere espresso dalla larga maggioranza della consulta regionale sui modi, tempi e specie cacciabili. Mi rincresce che il tempo ha dato ragione a quello che da alcuni anni predico nel mondo venatorio e cioè che tutti dovevamo e dobbiamo preoccuparci di difendere l'intero esercizio venatorio in ogni sua forma e tempi nelle singole specie, come così ben espressi dalle leggi in vigore. Non a caso nel convegno tenutosi ad Orsogna in occasione della festa del cacciatore dell'Enal-caccia , il mio intervento è stato basato sulla necessità di una nostra forte unità del mondo venatorio contro la personalità anticaccia sempre più emergente delle nostre istituzioni o almeno di molti personaggi politici aiutati inconsciamente dalla probabile miopia di molti dirigenti venatori delle più disparate associazioni e, non voglio nemmeno pensare o aggiungere altro. In questi ultimi anni ho assistito ad uno stillicidio continuo della caccia iniziando con la chiusura anticipata della lepre. Si sono addotte scuse di ogni genere e banalità puerili non supportate dalle leggi, né da studi capaci di sostenerne le opportunità : come quella di non poter superare i 90 giorni di caccia per la selvaggina stanziale e l'altra che il parere dell'INFS sia vincolante; la prima riguarda solo il cinghiale (la cui caccia poi ,immancabilmente, viene prolungata a Gennaio), e a riguardo, la legge 157 è chiara e perentoria, la seconda non è vincolante per il fatto stesso che è un parere. La consulta si può stravolgere, l'infs è vincolante e alcuni dirigenti venatori abboccano. Per riprendere una frase dell'ex ministro Gaspari detta in una recente intervista televisiva, ''non si può fare della politica una professione'' , e per di più ,mi permetto di aggiungere, disattendendo la più elementare regola della democrazia e cioè la tutela delle minoranze ed in specifico a discapito dei diritti dei cittadini cacciatori . Pur dispiacendomi per gli ultimi accadimenti in cui oggi la nostra regione è coinvolta spero fortemente che in futuro scompaiano per sempre dalla scena politica quei personaggi che sono ora così ostativi per il nostro mondo invece di essere propositivi ed innovativi, rispettosi delle leggi ,e che si possa tornare alla normalità dei calendari venatori così come dettati dal buon senso e dalle leggi''. http://francescobottone.splinder.com/
Condividi su:

Seguici su Facebook