SI AVVICINA l'appuntamento elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale. Una voce fuori dal coro è sicuramente quella di Agnese Pellegrini, della lista pro life di Giuliano Ferrara 'Aborto? No grazie'.
Scrive la già candidata per la Camera dei deputati:
''L'Abruzzo si avvia mestamente alle urne, perché è costretto a scegliere tra scandali e partitocrazia: non passa giorno che la stampa non ci informi di relazioni pericolose tra il centrosinistra abruzzese e il mondo degli affari, mentre l'unica preoccupazione del centrodestra sembra essere quella di calcolare se la vittoria sia veramente scontata o se convenga metterla al sicuro alleandosi con l'Udc. Poco importa che, solo pochi mesi fa, si sia consumata una guerra all'ultimo voto tra questi due partiti, sulla base di insanabili divergenze politiche che, evidentemente, la stessa sanità abruzzese, che ha decretato la morte cerebrale del Pd, potrebbe guarire. Se il duetto in corso tra Udc e Pdl, come pure tra Udc e Pd, può essere un male endemico della politica di fronte al quale ci si può rassegnare, è intollerabile che il collasso della Giunta Del Turco e la nascita di un nuovo governo avvengano senza una seria (e pubblica) riflessione sui programmi che intende attuare chi si candida a guidare l'Abruzzo. Per parte nostra, ricordiamo ai partiti di destra e sinistra che, in questa Regione, ci sono ancora troppe madri mancate per ragioni economiche, che gli ospedali chiedono di pagare il ticket a chi rinuncia di abortire, che la vita nascente e morente è circondata di indifferenza dal mondo politico e che la cultura della vita non è solo un 'no' all'aborto, ma anche un 'si' alla difesa del futuro dei nostri giovani costretti a emigrare, o del nostro splendido mare insidiato da scarichi selvaggi. Fronti ancora troppo scoperti dall'attenzione della politica abruzzese''.
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