''La circolare Roccella, che vieta di far pagare il ticket alle donne che rinunciano ad abortire, è una conquista di civiltà, ma dimostra anche la sordità delle Regioni''. E' il commento di Agnese Pellegrini, esponente del movimento pro-life scaturito dall'esperienza elettorale della lista di Giuliano Ferrara 'Aborto? No, grazie', alle recenti innovazioni introdotte dal Governo in tema di tutela della vita umana. ''In agosto - continua Agnese Pellegrini, già capolista della lista Ferrara in Abruzzo e Molise - abbiamo denunciato che all'ospedale di Ortona si chiedeva il pagamento del ticket sugli accertamenti diagnostici alle donne che decidevano di non abortire più. Abbiamo chiesto alla Regione di intervenire e il nostro appello è stato accolto dal silenzio della Giunta Del Turco, in altre faccende sanitarie affacendata, come si sarebbe poi scoperto. Ma anche l'opposizione ha taciuto e continua a tacere: il PdL abruzzese è troppo occupato a decidere chi governerà la Regione dopo le elezioni anticipate per occuparsi di aborto, sanità e leggi. Anzi, dà talmente per scontata la vittoria, da accapigliarsi già sulle poltrone e costringe Berlusconi a nominare un commissario per mettere ordine nella calca degli aspiranti governatori e assessori. Rattrista vedere come la classe politica locale non sappia appassionarsi ai problemi della vita nascente, della salute , della condizione femminile, dell'occupazione giovanile, tutti problemi che si intrecciano nel momento tragico di un aborto. Nulla li smuove. Al punto che il governo nazionale deve richiamarli all'ordine e chiedere che la smettano di violare sistematicamente una legge nazionale, la 194, disicentivando le donne a diventare madri con un'aberrrante richiesta di ticket. Insomma, meno male che c'è il governo romano... bell'esempio di federalismo!'' http://francescobottone.splinder.com/