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L'inutile carrozzone della Comunità montana. Il dibattito continua

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CASTIGLIONE MESSER MARINO - La recente decisione del Consiglio della Comunità montana di inoltrare all'attenzione della Giunta regionale un parere contrario alla soppressione dell'ente sta alimentando un certo dibattito politico. La netta separazione tra le vedute della cosiddetta classe politica, trincerata dietro la difesa d'ufficio della Comunità montana, e quelle dei residenti nei comuni di zona, che considerano l'ente un ''baraccone autoreferenziale'' si fa sempre più marcata. ''Il presidente Piluso dovrebbe spiegare di cosa si occupa la Comunità montana, perché sinceramente non ce ne siamo accorti. - spiega ironicamente, sfiorando il sarcasmo, Antonio Colaneri, già amministratore di Castiglione Messer Marino - L'unica cosa che mi viene in mente è la colonia estiva per gli anziani, per il resto la 'Alto Vastese' come è vicina alle esigenze dei cittadini?''. Il coriaceo Colaneri finge di dimenticare lo 'sforzo' messo in capo ogni estate dalla Comunità montana nel campo della... cultura: esempi lampanti i concerti di Gigione cofinanziati dall'ente o altre sponsorizzazioni di eventi ludico-ricreativi. ''Per quanto riguarda il bilancio della Comunità montana, ci facciano sapere, i nostri amministratori, quale percentuale delle entrate viene impiegata per il pagamento di stipendi al personale dipendente, quale per le indennità di carica a presidente e assessori. - continua Colaneri - Ci sono esempi lampanti di come l'ente ha 'speso' i soldi pubblici: la stalla il contrada Cerreto di Castiglione, mai assegnata ad alcuno, recentemente occupata abusivamente e oggi abbandonata al degrado più totale; il campeggio in località Santa Maria del Monte; l'analoga struttura a Fraine, nei pressi della Mater Domini''. Tutte 'cattedrali nel deserto', opera dell'utilissimo ente montano che si vorrebbe salvare. http://francescobottone.splinder.com/
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