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Un ordine del giorno dei Comuni contro la legge Gelmini. La proposta di Fangio (Pd)

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CASTIGLIONE MESSER MARINO - Si è parlato di scuola, nei giorni scorsi, nell'Alto Vastese, e delle sorti degli istituti montani dopo l'introduzione della legge Gelmini, nel corso del convegno a tema organizzato dal circolo Arci. Pochi, pochissimi, degli amministratori di zona hanno preso parte all'incontro. Assente, ad esempio, l'amministrazione di Castiglione Messer Marino. Né il sindaco Mastragelo, né un suo assessore o consigliere ha preso parte all'evento. Presente invece, unico sindaco del circondario, Mario Cicchillitti, primo cittadino di Castelguidone. E ai lavori hanno preso parte anche Luciano Piluso, nella duplice veste di consigliere regionale e di presidente della Comunità montana, e l'altro rappresentante del Consiglio regionale, Paolo Palomba. Nel corso del dibattito, ha preso la parola il coordinatore cittadino del Pd, Domenico Fangio (al centro nella foto pubblicata, ndr). ''Se la qualità della scuola indica lo stato di salute di una società, la situazione italiana è davvero preoccupante. - ha esordito Fangio - La riforma della ministra Gelmini, dietro la banalità di slogan efficientistici e rassicuranti, cela un attacco senza precedenti al sistema pubblico dell'istruzione. Il ritorno al maestro unico cancella anni di sperimentazione pedagogica che avevano fatto della scuola primaria italiana un'eccellenza in tutta europa. Da tempo la nostra scuola, che ha sempre avuto un ruolo decisivo nella costruzione e nella formazione di noi giovani, fa fatica a contrastare l'influenza dei media televisivi, più interessati a creare nei ragazzi conformismo e consumismo che non la crescita intellettuale e civile. Alla scuola italiana non servono tagli ma investimenti, servono edifici scolastici accoglienti e sicuri, docenti preparati e motivati, ricerca didattica. Invece con questa riforma si torna indietro, si va verso una scuola di serie B, quella pubblica, e una di serie A, dove la qualità è rapportata al potere economico. Risparmiare sulla formazione delle nuove generazioni è una scelta suicida, perch‚ in un paese dove crescono ignoranza e disuguaglianza si sta giocando con il proprio futuro. La battaglia per il diritto a una scuola pubblica di qualità è una priorità assoluta, per questo invito gli amministratori comunali presenti e il presidente della comunità montana a presentare un ordine del giorno in Consiglio con il quale esprimere contrarietà alla legge Gelmini''. http://francescobottone.splinder.com/
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