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TartufoRe, conferenza a Torrebruna.

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TORREBRUNA - Si è svolto il 9 agosto, presso la sede della Comunità Montana, il convegno dal titolo: ''Valorizzazione prodotti tipici e marketing territoriale: il tartufo dell'Alto Vastese'', importante approfondimento che si inserisce nel calendario della decima sagra del tartufo di Torrebruna. Ai lavori hanno partecipato numerosi esponenti del modo politico tra cui l'onorevole Arnaldo Mariotti, dal senatore Tommaso Coletti, presidente della provincia di Chieti, Franco Caramanico, assessore all'ecologia della regione Abruzzo, e Nicola Petta, l'omologo assessore provinciale, nonché dall'assessore provinciale al turismo, Luciano Lapenna, e il presidente della comunità montana Luciano Piluso. Coordinatore dei lavori il sindaco Guido Colella. Dopo i saluti delle autorità politiche e l'introduzione del presidente del consiglio provinciale Panfilo Di Silvio, si è entrati nel merito con gli interventi autorevoli dei numerosi relatori, tra cui il presidente dell'associazione ''Feudi del Trigno'' Ernano Marcovecchio, Giancarlo Picchiarelli, presidente dell'associazione nazionale ''Città del Tartufo'', Giuseppe Polci, coordinatore regionale del Corpo Forestale dello Stato, Giusto Cimini, funzionario dell'Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo. Dagli interventi è emerso che l'Abruzzo è uno dei maggiori produttori di tartufo in Italia e che può vantare il primato di essere la prima regione in Europa ad aver realizzato una mappatura delle aree vocate a questa produzione. Particolarmente apprezzata dal numeroso pubblico presente è stata la relazione tenuta dal professore Giovanni Pacioni, docente di botanica ambientale applicata presso l'università de L'Aquila, che ha invitato i politici locali ad impegnarsi concretamente affinché il tartufo presente nei boschi del Vastese ottenga le opportune certificazioni ed un marchio di tracciabilità che lo pongano al riparo dalla concorrenza di prodotti, provenienti ad esempio da paesi come la Cina, che dal punto di vista qualitativo sono assolutamente imparagonabili alla produzione abruzzese. Un altro problema emerso è stato sintetizzato da una battuta dell'onorevole Mariotti: ''Il nero si vende sul mercato nero''. Non è difficile infatti trovare sui mercati di altre regioni, ben più pubblicizzati, tartufi provenienti dai boschi abruzzesi, magari spacciati per prodotti di zone diverse. In tal modo al territorio di provenienza non rimangono che le briciole di un considerevole giro di affari. L'esigenza di certificazioni, come la dominazione di origine protetta, è una priorità assoluta per tutelare e valorizzare un prodotto di qualità presente nel territorio del Vastese che, se adeguatamente affiancato da strategie di marketing, può rappresentare una consistente fonte di ricchezza e un antidoto al fisiologico spopolamento delle zone montane.
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