Continuano ad abbattersi su tutto il territorio dell'Alto Vastese violenti nubifragi e le temperature crollano al di sotto della media stagionale. Questo è ormai il copione che si ripete da settimane nel comprensorio montano e anche nelle ultimissime ore si sono avuti rovesci a carattere temporalesco di una certa intensità. I disagi arrecati dal maltempo sono i soliti: oltre al freddo che impone repentini cambi di guardaroba, si registrano problemi per quanto riguarda la viabilità a causa del materiale pietroso misto a fango che si riversa sistematicamente sul manto stradale trasportato dalla pioggia, rendendo particolarmente pericoloso il transito veicolare. Ciò che desta maggiore preoccupazione è il possibile riattivarsi dei movimenti franosi. Nel corso dell'ultimo inverno, complici le abbondanti precipitazioni nevose, il territorio montano è stato devastato da consistenti frane, come nel caso verificatosi sulla provinciale tra Castiglione M.M. e Torrebruna: un'intera porzione di montagna franata a valle travolgendo letteralmente qualche centinaio di metri di strada provinciale. Una frana di così vaste dimensioni che per mesi, prima che iniziassero i lavori di ripristino, una parte dell'Alto Vastese è rimasta isolata dalla fondovalle, con gli immaginabili correlati danni al settore economico della zona. Lamentele per il maltempo di questi giorni provengono anche dal mondo contadino per i danni che i violenti fortunali provocano alle colture e dagli operatori economici che registrano un evidente calo di presenze turistiche. Insomma, si parla di un agosto tra i più freddi e piovosi degli ultimi anni, ma se proprio bisogna cercare un lato positivo, perché ce n'è sempre uno anche nelle situazioni peggiori, possiamo dire che le piogge torrenziali hanno scongiurato il pericolo incendi, quelli che negli anni scorsi hanno incenerito diversi ettari di boschi e macchia.