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Un salto nel passato

Don Cirillo Piovesan racconta...

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Un salto nel passato

Stamattina, nella sede della redazione di San Salvo.net abbiamo deciso di spolverare un po’ di storia. E’ toccato allo scrittore Cirillo Piovesan -autore del libro Città di San Salvo- raccontarci come vivevano Le Antichissime Genti, così noi di San Salvo.net abbiamo deciso di donare un po’ del nostro sapere ai cari lettori che ci seguono!
 

L’uomo che viveva tra l’età paleolitica e neolitica sfidava le piene del Trigno con esili imbarcazioni per una pesca abbondante. Tuttavia, si è trovato costretto ad una vita sedentaria, così ha scelto di spostarsi nelle basse vallate, sulle pianure oppure lungo il litorale adriatico, dove il clima è più mite e i terreni più fertili: è così che diventa agricoltore e pastore

 Le Antichissime Genti si sono adoperate per migliorare lo stile di vita iniziando a lavorare la pietra, il ferro e l’osso per creare aghi, utensili per lavorare e strumenti di difesa. 

Invece dal frutto della Terra ottenevano gli alimenti.

Sono stati anni di pacifica esistenza, finché la stessa pace non è stata interrotta da popoli invasori: gli Illiri e i Greci. Queste due popolazioni si presentano con uomini che prendono le vesti di colonizzatori, navigatori provetti, trafficanti, astuti combattenti…

Ma di ancor migliori arrivano i Frentani (che danno al nostro territorio il nome di Frentania).

Sallustio li definiva “popolo agreste, senza legge né governo, libero ed indipendente

Cicerone li chiamava “Uomini nobilissimi” 

Silio Italico “Uomini leali

Ma chi sono davvero? Cerchiamo di capirlo meglio.

Secondo una leggenda i Frentani sono gruppi di uomini che inizialmente appartenevano alla popolazione Sannita e che, in seguito al Ver Sacrum -Primavera Sacra- decidono di staccarsi e rendersi autonomi, stanziandosi in Anxanum (Lanciano), Histonium (Vasto), Superna (Castel di Sangro) e tante altre città del territorio circostante.

Ognuna di esse costituiva una piccola repubblichetta autonoma. A sostegno di ciò i templi venivano utilizzati anche come sedi parlamentari. 

La società frentana era divisa in classi: i decurioni, i sacerdoti, i cavalieri e la plebe. 

In essa il Cristianesimo è stato introdotto molto a rilento per via della presenza di città e  villaggi pagani.

La lingua -comune a tutti i Sanniti- era l’osca, incomprensibile ai latini. 

Non si è mai capita bene l’etimologia della parola Frentania, tuttavia agli storici piace attribuire il suo significato a “Mari di Frento” (L’Adriatico) perchè bagnava tutto il suo litorale.


 

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