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Rubinetti a secco, si conta di tornare alla normalità dalla mattinata di mercoledì

La comunicazione della Sasi

redazione
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Migliaia di utenti sono da diverse ore senza acqua e rimarranno con i rubinetti a secco fino alla mattina di mercoledì 15 maggio.

I lavori di riparazione sulla condotta principale dell’Acquedotto Verde, in località Torretta del Comune di Casoli, proseguono senza sosta. Operai e tecnici della Sasi stanno operando con l’obiettivo di rispettare i tempi previsti e poter ripristinare la fornitura idrica già dalle prime ore del mattino di mercoledì.

“La condotta di 800 millimetri di diametro agganciata a quella da 1000, si è staccata nel punto della saldatura che rappresenta un punto piuttosto delicato – spiega Fabrizio Talone, responsabile reti adduzione e distribuzione della Sasi che sta seguendo i lavori – la rottura è stata probabilmente causata da un movimento del terreno e al di là dell’età della condotta, anche un tubo nuovo avrebbe potuto subire la stessa sorte. Si tratta quindi di un intervento importante e ci auguriamo non ci siano imprevisti. I problemi potrebbero verificarsi proprio quando si effettuerà la nuova saldatura. Speriamo di no, il nostro obiettivo è rispettare il cronoprogramma e tornare alla normalità nella mattinata del 15”.

L’auspicio che si proceda senza ostacoli non è solo di chi sta lavorando ma soprattutto dei cittadini che sono costretti a far fronte a disagi e difficoltà. “Siamo tutti consapevoli dei problemi che causano situazioni di questo tipo – commenta Pio D’Ippolito, direttore dell’area tecnica della società – il danno purtroppo è stato notevole su una condotta che serve l’80 per cento dei Comuni gestiti dalla Sasi. Perciò sono molto importanti i lavori avviati per realizzare la terza canna, se ci fosse stata infatti un’altra linea non sarebbe stato necessario interrompere il servizio”. 

L’efficacia di queste opere è stata ribadita qualche giorno fa nel corso di una conferenza stampa che ha fatto proprio il punto sugli interventi che si stanno portando avanti e quelli in programma, tutti destinati a risolvere i problemi che si trascinano da anni e che continuano a creare non poche difficoltà ai cittadini.

Ricordiamo i Comuni interessati dal provvedimento di chiusura sono: Altino, Archi, Atessa, Ari, Arielli, Canosa Sannita, Casalbordino, Casoli, Castel Frentano, Civitella Messer Raimondo, Crecchio, Cupello, Fara San Martino, Fossacesia, Frisa, Furci, Gissi, Giuliano Teatino, Monteodorisio, Mozzagrogna, Ortona, Paglieta, Palombaro, Perano, Poggiofiorito, Pollutri, Rocca San Giovanni, San Buono, San Salvo (esclusa San Salvo Marina), Santa Maria Imbaro, Sant’Eusanio del Sangro, San Vito Chietino, Scerni, Tollo, Torino di Sangro, Treglio, Vacri, Vasto (esclusa Vasto Marina), Villalfonsina, Villamagna.

A Lanciano, queste le zone che subiranno l’interruzione della risorsa idrica: le contrade Buongarzone, Carrieri, Gaeta, San Nicolino, Villa Spoltore,, Camicie, Follani, Fontanelle, Gaeta, Iconicella, Madonna del Carmine, Nasuti, Re di Coppe, Rizzacorno, Sant’Amato, S. Giuseppe, S. Serre, Selva Rotondo, Colle Campitelli, Marcianese, Colle Pizzuto, Costa di Chieti, Coste di Brenta, Spaccarelli, Torre Marino, S. Onofrio, via Barrella, via Borsellino, Brigata Maiella, via Decorati v.Militare, via Don Minzoni, via Santo Spirito, via Silone, via Tinari e traverse, viale Cappuccini e traverse (dalla rotonda di Marcianese fino a San Pietro), via Martiri VI Ottobre e traverse (da incrocio con via Brigata Maiella a incrocio via Fagiani), via Guido Rosato e traverse, Villa Andreoli, Villa Carminello, Villa Elce, Villa Martelli, Villa Pasquini, Villa Stanazzo e Zona Industriale.


 

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