È sempre più emergenza idrica nei comuni serviti dalla Sasi Spa che ha scritto al Prefetto di Chieti e all'Ersi per rappresentare la difficile situazione: le sorgenti sono sempre più a secco e aumentano le chiusure notturne che ora interessano 49 comuni fino al 22 luglio.
Una vera emergenza che non si verificava da anni e per questa drammatica situazione la Sasi, che si sta adoperando con ogni mezzo per contenere e ridurre i disagi, ha deciso di informare il Prefetto di Chieti, l'Ersi e l'Agenzia regionale della protezione civile.
Una lettera per documentare, anche con grafici e dati precisi, la condizione attuale in merito alla disponibilità della risorsa. Mai così scarsa tanto da superare quello che era stato l'anno più buio, il 2007. Una situazione che è diventata ogni giorno più grave, a maggio scorso le previsioni non erano tranquille come il 2023 ma neppure così preoccupanti.
"L'andamento climatico del periodo autunno-inverno 2023-2024 carente di precipitazioni soprattutto a carattere nevoso - dice il presidente Gianfranco Basterebbe - nonché la perdurante situazione delle elevate temperature e della mancanza di piogge ha comportato che i serbatoi che alimentano i comuni gestiti non siano in grado di rispondere alla richiesta idrica. Per garantire un flusso idrico e una pressione adeguati si è reso necessario procedere da luglio alla sospensione notturna della erogazione così da consentire il riempimento delle vasche di accumulo".
Sospensioni divenute sempre più giornaliere con gli orari che sono passati dalle 22 alle 20 della sera fino al 6 del mattino seguente, e alcune aree sono costrette a una turnazione già dalle ore del pomeriggio. "Ci troviamo anche nel periodo, da luglio a settembre, di diminuzione progressiva della portata delle sorgenti - aggiunge Fabrizio Talone, responsabile reti adduzione e distribuzione della Sasi- e se non sarà accompagnato come negli anni passati da una progressiva diminuzione di richiesta di fornitura, potrebbe essere necessario aumentare l'intervallo delle sospensioni".
La Sasi ha fatto inoltre presente che per alimentare le aree di Vasto Marina e San Salvo Marina circa 80 litri al secondo vengono forniti dall'Arap Servizi, ma se questa fornitura dovesse diminuire o cessare le città dovrebbero essere alimentate dalla sorgente del Verde e questo comporterebbe un inasprimento delle sospensioni su tutti i 40 comuni serviti dalla sorgente Verde. Quasi 200 mila abitanti potrebbero subire provvedimenti ancora più stringenti. La Sasi quindi agli enti competenti maggiori controlli per assicurare che venga data priorità alla fornitura idrica destinata al consumo umano.
(Ansa Abruzzo)