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Pericolo frane nell'Alto Vastese.

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Con l'arrivo delle piogge tipiche della stagione autunnale, cresce la preoccupazione per il riattivarsi di movimenti franosi in numerose zone del comprensorio montano del Vastese. Nello scorso inverno ad esempio, sul territorio di Torrebruna si è registrata una immensa frana che ha letteralmente cancellato un lungo tratto di strada provinciale, impedendo per lunghi mesi il transito veicolare. Contemporaneamente un altro movimento franoso di consistenti dimensioni interessò la provinciale nel tratto che dal bivio di Valloni conduce a Castiglione Messer Marino. I lavori di ripristino stradale e di assestamento dei terreni partirono con ritardo e proseguirono per diversi mesi. Per tutto quel periodo saltarono i collegamenti stradali tra i comuni di Castiglione e Torrebruna, e dunque anche lo sbocco verso la fondovalle del Trigno subì pesanti rallentamenti e divenne particolarmente disagevole. Le due interruzioni stradali causate dalle frane e il tardivo ripristino della circolazione hanno rappresentato un duro colpo per l'economia delle zone interne, soprattutto nel settore turistico della ristorazione. Dopo il consistente calo nel giro di affari dello scorso anno, molti operatori del settore temono che ciò possa verificarsi nuovamente e le loro paure hanno un fondamento perché alcuni di quei movimenti franosi hanno dato già le prime avvisaglie di una riattivazione. Un esempio è rappresentato proprio dalla strada provinciale verso Castiglione, dopo il bivio per Valloni, dove i lavori di consolidamento dei terreni realizzati nei mesi scorsi mostrano evidenti segni di cedimento. Il ripetersi di un isolamento dell'intero territorio a causa di smottamenti e calamità naturali rappresenterebbe per l'Alto Vastese un ingente danno economico, che andrebbe ad aggravare una situazione già non troppo florida dovuta al calo di presenze turistiche nella trascorsa stagione estiva.
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