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La Caritas diocesana traccia il bilancio.

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CASTELGUIDONE - Con una lettera indirizzata ai fedeli delle varie parrocchie, il direttore diocesano della Caritas, don Alberto Conti, parroco di Castelguidone, fa il resoconto dell'attività caritatevole svolta sotto la sua guida nel corso del 2005. ''Grazie alla sensibilità ed alla capacità di condivisione che il Signore ispira con il suo amore nella coscienza di tanti uomini e donne'' - dice soddisfatto don Alberto Conti - ''la Caritas diocesana di Trivento ha potuto realizzare progetti in tanti paesi toccati da tragedie per un importo di euro 2.370.300,71''. Il sacerdote continua ringraziando il vescovo monsignor Antonio Santucci che, dopo una ventennale guida della diocesi molisana e abruzzese, ha appena ceduto la reggenza al successore monsignor Domenico Scotti. La Caritas, che ha fatto proprio il motto del vescovo Santucci, ''Caritas Christi urget nos'', ringrazia il presule per la guida ''sempre attenta, illuminata e preziosa'', orientata alla ''dedizione incondizionata'' nei confronti di chi versa in condizioni di bisogno. In questo momento di avvicendamento alla guida della diocesi, la Caritas è pronta ad accogliere il nuovo pastore monsignor Scotti confidando nella continuazione delle attività di aiuto e beneficenza che rappresentano ''solo piccoli passi, importanti e significativi, verso la realizzazione della giustizia sociale''. La lettera prosegue con l'elenco dei progetti realizzati nell'anno 2005 dalla Caritas, tra i quali oltre 62 mila euro impiegati in Asia in seguito al terribile maremoto, circa 9 mila euro per l'emergenza terremoto in Pakistan e l'uragano in Guatemala, 20 mila euro per il progetto Asha e Paritan in Bangladesh, più di 2 mila euro per l'acquisto di un ecografo per il Congo e 10 mila euro per le adozioni a distanza. ''Nonostante l'imbarazzante silenzio mediatico'' - prosegue il direttore diocesano - ''l'impegno continua per il Pakistan, dove il terribile terremoto ha provocato 86 mila morti, tra cui 20 mila bambini, 800 mila persone ridotte alla fame e senza alcun riparo con una temperatura che si fa sempre più rigida''. In chiusura i ringraziamenti a tutti i benefattori e l'augurio che le festività natalizie diano a tutti ''la gioia e la pace che solo l'amore gratuito ed incondizionato del Signore che viene in mezzo a noi riesce a dare''.
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