CASTELGUIDONE - Il periodo della Quaresima è per i cristiani un ''tempo forte'', un momento di penitenza e di approfondimento sui temi della fratellanza e della carità . La Caritas diocesana di Trivento, per mandato del suo nuovo vescovo, monsignor Domenico Scotti, propone a tutte le parrocchie, a tutti gli ''uomini di buona volontà '' di vivere il tempo liturgico della Quaresima con lo stesso sguardo di Gesù di Nazaret che ''vedendo le folle, ne sentì compassione'' (Mt 9,36). A lanciare un nuovo appello per stimolare la generosità dei fedeli dell'Alto Vastese è il parroco di Castelguidone, don Alberto Conti, nella sua veste di direttore diocesano della Caritas. Dice il sacerdote, da sempre impegnato in opere di solidarietà in ogni parte del pianeta: ''Sappiamo che nel nostro mondo, a cominciare da chi ci vive accanto, ci sono uomini, donne e bambini che vivono nella miseria, nella solitudine, nella malattia, nella violenza e nella fame. Per questo il papa c'invita a non essere indifferenti e sordi di fronte al grido di chi, molte volte proprio a causa dei nostri silenzi e dei nostri comportamenti di vita, è costretto a vivere senza diritti''. Parole forti, che mettono in crisi le coscienze, quelle di don Alberto Conti che continua: ''Per questo, insieme alla testimonianza personale, dobbiamo tutti impegnarci a chiedere «a chi ha le responsabilità politiche ed ha tra le mani le leve del potere economico e finanziario di promuovere uno sviluppo basato sul rispetto della dignità di ogni uomo» (Benedetto XVI). Di ogni uomo, quindi di chi vive accanto a noi e di chi vive lontano da noi''. Ed ecco la proposta concreta della Caritas: ''Guidati dall'amore di Dio in questo tempo liturgico della Quaresima vogliamo proporre un gesto di grande solidarietà : la costruzione di una scuola nella missione di Koman in Albania, dove da anni lavorano con lo sguardo commosso di Gesù le nostre carissime Sorelle Francescane della Carità ''. Un impegno a ''restituire'', a chi per anni ne è stato privato, uno dei diritti fondamentali dell'uomo, quello all'educazione culturale e, perché no, religiosa.