Il comitato Proributtini in collaborazione con il bar Adria (bar che si è da poco aperto nel quartiere) ha avviato la tradizione S. Antonio Abate (diverso da Sant'Antonio di Padova). Questi è nato nel 250 da famiglia benestante in Egitto.  A vent'anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita da eremita. Antonio si diede alla preghiera ed al lavoro e meditò profondamente le Sacre Scritture. Poi egli si condusse in perfetta solitudine, ed in questa condizione ebbero inizio le tentazioni che egli combatteva e vinceva con la preghiera e con l’uso del segno della croce di Cristo. Morì ultracentenario il 17 gennaio 356. Nell'iconografia è raffigurato con la barba bianca, circondato da donne procaci (simbolo delle tentazioni) o animali domestici (come il maiale), di cui è popolare protettore. Si racconta che il santo si recò all'inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori.

Gli abitanti di Ributtini si sono recati presso il bar Adria dove questa tradizione è stata iniziata con la rievocazione del combattimento di S. Antonio con il diavolo. La serata è stata allietata dall’immancabile fisarmonica e altri strumenti popolari che hanno accompagnato i tipici canti del fraticello eremita compreso il canto elaborato dal cavaliere Leone Balduzzi. Inoltre il signor Ernesto ha condotto alla festa anche cavalli, capre e caprette. Si è acceso un grandissimo falò e a fine serata il comitato ed il bar Adria hanno offerto panini con le salsicce e vino a tutti i presenti.

La collaborazione degli abitanti della contrada tramite il comitato hanno reso possibile organizzare questo evento ed hanno fatto sì che l’amministrazione di Cupello iniziasse i lavori di ampliamento dell’illuminazione pubblica e sta lavorando per un adeguata toponomastica.