Da diversi decenni, il 16 agosto, in occasione della festa di San Rocco, Vasto si addobba a festa con i tintinnii e i colori delle campanelle. Quest’anno in piazza Rossetti si è potuto ammirare anche le campane realizzate con le perline creative di Maria Sabatini, Annamaria Barone, Ifigenia Venditti e Marisa Siveri di San Salvo.
Fino a un paio di decenni durante la ricorrenza del santo pellegrino, taumaturgo, simbolo di carità fra i “poveri cristiani” e promotore di continue conversioni e che nei suoi spostamenti era accompagnato dal tintinnio di una campana, posta sul suo bastone, accorrevano anche molti abitanti dei paesi limitrofi.
Quando le tradizioni rivestivano un vero e proprio ruolo nella vita dell’uomo e i giochi dei bambini erano molto più semplici di quelli attuali, piazza Rossetti, a prescindere se capitava una bella giornata da mare, era gremita di bambini che avevano l’imbarazzo della scelta per una miniatura che, nella forma e possibilmente nel suono, evocava un oggetto molto più maestoso, le campane delle chiese.
Ogni bambino si riportava a casa, tutto soddisfatto, almeno una campanella regalata da un nonno o da una mamma o da un papà. Si diceva “almeno una per devozione”.
Ce ne erano e ci sono per tutti i gusti, in ceramica, in coccio, in ottone, in legno, in vetro e nei colori e con i decori più disparati.