Ogni 20 dicembre San Salvo accende il Fuoco di San Tommaso, uno di quei riti le cui radici vanno sfumandosi nelle epoche storiche ma, forti del senso del ritrovo popolare, si tramandano e si trasformano e non si perdono mai.
La tradizione cattolica ci racconta che nel giorno di San Tommaso, il 20 dicembre dell’anno 1745, nella nostra cittadina arrivarono, da Roma, le reliquie del Santo Patrono San Vitale ed un gran fuoco fu acceso per festeggiare l’evento, che da allora venne ripetuto annualmente, e tramandato alle generazioni future.
Tuttavia, diversi racconti popolari ricordano l’accensione non di uno, ma di molti fuochi, in diversi anni, lungo la valle del Trigno, nella notte tra il 20 ed il 21 dicembre, la notte più lunga dell’anno, a festeggiare in realtà non il buio ma la Luce che, dal giorno successivo al Solstizio d’Inverno, riprende a crescere per portarci di nuovo, ciclicamente, alla rinascita primaverile.
Come tutte i riti della tradizione popolare, gli eventi che li raccontano si accavallano ma finiscono per raccontare lo stesso senso: in questo caso, quello della Luce e della Gioia che, in questi giorni di festa, il Fuoco di San Tommaso ci aiuta a mantenere accese.
Foto di Sebastian Hornoi
