Nelle le piazze e nei bar non si fa altro che parlare di disoccupazione, malasanità, cassa integrazione, scandali, corruzione, ruberie, sprechi, agevolazioni fiscali.
Sulle agevolazioni fiscali sarebbe opportuno farsi qualche domanda: “Perché chi ristruttura una casa ha diritto alle agevolazioni fiscali, mentre per un giardino no? E’ mai possibile che chi cementifica le nostre città ha diritto agli incentivi e chi vuole risistemare i giardini con tappeti erbosi, fiori, alberi, arbusti e laghetti, non può accedere al bonus fiscale?”.
A dire il vero, con il nuovo decreto dello sviluppo edilizio, il bonus per la ristrutturazione delle abitazioni è stato anche aumentato. Per i giardini, invece, non è stato fatto nulla.
Con l’estensione delle agevolazioni fiscali sulla ristrutturazione di giardini, prati e parchi, ne guadagnerebbe l’economia e soprattutto l’immagine delle nostre città dal punto di vista estetico.
I nostri agglomerati urbani tornerebbero a “fiorire”.
Si parla molto di difesa dell’ambiente, ma poi non si fa niente.